
di Gennaro Miele
La festa di Halloween è entrata nelle abitudini commerciali e goliardiche italiane con facilità, in una città come Napoli avvolta dall’esoterismo ha trovato terreno fertile, qui dove i morti sono un culto quotidiano, dal cimitero delle fontanelle alle edicole dei santi con le immagini delle anime del purgatorio.
Questa ricorrenza vede il suo simbolo nella zucca, ortaggio di stagione che compare anche nella cucina partenopea come in molteplici variazioni nella sua preparazione.
Una delle ricette classiche la vede con la pasta, cui si possono aggiungere ingredienti a donare sfumature odorose e gustative una diversa dall’altra.
Quale vino abbinare? La risposta non è una sola, ma diverse indirizzate dalla tecnica e dal gusto. Buon Calice.
Nella forma più semplice il calice giusto è un bianco dalle sfumature olfattive delicate, buona freschezza bilanciante come Alice dei Produttori di Manduria da uve Verdeca.
L’aggiunta della salsiccia dona maggiore struttura al piatto, l’abbinamento con un Merlot in blend con il Sangiovese, ci porta su una strada di sensazioni morbide e gustose, l’espressione di Vigor – Marche Rosso IGT della Cantina Umani Ronchi è l’ideale
Osiamo con l’aggiunta di un formaggio erborinato come il gorgonzola, l’incontro fra la tendenza dolce e amarognola viene accolta dall’assaggio di un Riesling Trocken- Dr. Fischer della Tenuta Hofstatter
Una sfumatura affumicata viene data invece dall’aggiunta di provola a dadini e parmigiano grattugiato che si sciolgono ed amalgamano, un vino dai profumi intensi e freschi come i frutti di bosco è l’ideale, un rosso come il Lagrein della cantina Lavis aiuta a preparare il palato boccone dopo boccone.
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