A Rota, Pizzeria Romanesca: la pizza di Sami El Sabawy a Tor Pignattara

Pubblicato in: Le pizzerie

A Rota – Pizzeria Romanesca
Via di Tor Pignattara, 190,
00177 Roma
A cena, dalle 19:30 alle 23. Giorno di chiusura: il martedì
Tel. 345/547 9532

Sami El Sabawy

di Floriana Barone
150 grammi di scrocchiarella, topping che omaggiano la tradizione e fuori menu accattivanti e stagionali: lo scorso 15 gennaio a Tor Pignattara ha aperto A Rota, Pizzeria Romanesca, la nuova scommessa del giovane italo-egiziano Sami El Sabawy.

Per diversi mesi è stata l’apertura più chiacchierata e attesa della Capitale: un progetto incentrato sulla pizza tradizionale romana, che vede coinvolti anche l’imprenditore Marco Pucciotti e il cuoco di Eufrosino Paolo D’Ercole.

La pizzeria si trova a pochissimi metri dall’Acquedotto Alessandrino: il locale è moderno e molto luminoso, con 65 posti a sedere, specchi e mattonelle di ceramica Fioranese che seguono lo stile vintage. I tavoli sono stati realizzati su misura da un marmista di Segni (FR), mentre le sedie arrivano da un’azienda di Verona. L’ambiente di A Rota è in netto contrasto con l’atmosfera più intima e accogliente di Eufrosino, l’osteria comunicante, con cui condivide anche la cucina a vista, posta accanto al grande forno a legna Valoriani. Sami, Paolo e Marco hanno voluto giocare sul nome della pizzeria: “A Rota”, infatti, non fa riferimento solo al gergo romanesco, ma riprende anche altri simboli della pizza, come la rotella, la ruota del mulino e il cerchio di pasta. La ruota ritorna anche nel logo, nei lampadari e nelle geometrie delle pareti in sala.

Buoni i fritti, preparati da Paolo d’Ercole, che seguono fedelmente la tradizione capitolina, a cominciare dai supplì al telefono (2€) e quelli con le regaje di pollo (2€). Tra gli antipasti non potevano mancare i capisaldi della pizzeria romana, come la mozzarella in carrozza (5€), il filetto di baccalà (3,5€) e il fiore di zucca ripieno di alici e mozzarella (3€).

Le porzioni sono abbondanti e la frittura è croccante e asciutta. Il menu delle bruschette è un tuffo nel passato e il pane porta la firma di Sami: i clienti possono scegliere tra la bruschetta ajo e ojo (2€), la tradizionale al pomodoro (3€), con il lardo (4€) e quella con il baccalà (5€).

La pizza romana di Sami El Sabawy è tradizionale, stesa con il mattarello: sottilissima, croccante, fragrante, friabile e molto digeribile. Il disco è condito fino al bordo. L’impasto è indiretto, composto da un mix tra farina 00 e integrale del Molino Paolo Mariani. Sami inizia con un poolish che matura a temperatura ambiente compresa tra i 19 e i 22°, impasta a mano e poi rimette la massa in frigo per 24 ore. Forma le palline da 150 grammi e le lascia riposare per circa 2 ore prima di stenderle con il mattarello e condirle. L’idratazione è al 55%. A pieno regime nel forno Valoriani entrano 10 pizze: Sami le cuoce a 350° per 2 minuti. Sulla cupola spicca un piccolo mosaico creato dal pizzaiolo e dal cuoco di Eufrosino con la ceramica Fioranese. Per quanto riguarda le materie prime, sulla pizza Sami utilizza il pomodoro Inserbo bio, il fior di latte e la bufala di Fragola Latticini, le verdure di un piccolo produttore laziale, le patate di Avezzano, il prosciutto cotto alla brace dei Sapori della Valdichiana e la salsiccia di Bombelli.

Il menu delle pizze propone alcuni classici intramontabili, come la Margherita (7€), la Funghi Rossa (7€), l’Ortolana (8,5€), la Crostino (8,5€), la Fiori e Alici (9€) e la Quattro Formaggi (9,5€).

Sami esprime la sua creatività soprattutto con i fuori menu, in base alle verdure di stagione e alle preparazioni di Paolo D’Ercole, come le polpette al sugo per il calzone speciale in carta in questi giorni (12€).

Da non perdere la Ripiena con ricotta di bufala, spinaci a crudo e prosciutto cotto alla brace (12€).

Ottima anche la Sami Special con base bianca, carciofi, speck, provola affumicata e mentuccia (12€).

Il menu dei dolci comprende alcuni classici serviti in barattolo (5€), come il tiramisù o ricotta e visciole con i biscotti Gentilini e il pane di Sami accompagnato dalla nocciolata fatta in casa dal cuciniere di Eufrosino.

Le birre artigianali in carta sono quattro, in continua rotazione (0,40 cl a 5€): la Spaceman del birrificio Brewfist in stile West Cost IPA, la Bloom del birrificio Lariano in stile Blanche, la belga Moinette Blonde del birrificio Dupont in stile Belgian Tripel e la Berliner Pilsner. Per l’abbinamento pizza-vino o pizza-champagne è disponibile il sommelier Paolo Abballe, che lavora nell’osteria comunicante: la carta dei vini comprende circa un centinaio di etichette.

A Rota – Pizzeria Romanesca
Via di Tor Pignattara, 190,

00177 Roma
A cena, dalle 19:30 alle 23. Giorno di chiusura: il martedì
Tel. 345/547 9532
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