Di solito i produttori che si dedicano alla trasformazione cominciano con le uve di territorio che hanno sempre coltivato mentre gli imprenditori di altri settori che iniziano ad occuparsi di viticultura vogliono sempre partire con i vitigni francesi. Poi, in Campania, i primi finiscono per abbandonare qualcuna tipica per far largo a qualche altro autoctona regionale ma non tipica del territorio mentre i secondi comprendono che ci si deve adeguare al brend. I Fratelli Addimanda si presentano così con il Roviello bianco e lo chiamano Aciniell. Speriamo che lo mantengano e non lo tolgono per fare spazio alla Falanghina o al Fiano come hanno poi fatto altre aziende con la Coda di Volpe. Le intenzioni sono buone:uscita oltre un anno dopo la vendemmia, vinificazione essenziale che permette all’uva di esprimersi perfettamente, buona freschezza e promessa di evoluzione. Un po’ di legno non potrà che fargli bene. Augh!
CANTINA ADDIMANDA
TAURASI
Contrada Piana
Contrada Piana, 50
Tel. 3471836610
Uve: coda di volpe e aglianico
Dai un'occhiata anche a:
- Cocciapazza 2003 Montepulciano d’Abruzzo Doc| Voto 86/100
- Es Primitivo di Manduria Doc 2013 di Gianfranco Fino
- Duca della Corgna
- Aglianico Colli di Salerno Igp millesimi 2015 e 2016 – Tempere
- Vigna Liuzza: nuova visione del vino della Maremma, il primo cru di Sangiovese di Scansano di Roccapesta
- Premio Ruperto da Nola a Corrado Formigli, Slow Food punta sulle nuove generazioni
- Vini Viticoltori Lenza – Nuove annate
- Rapina a Marco Pellone, ancora le pizzerie nel mirino