Addio a Gaetano Bove, grande viticoltore della Costa d’Amalfi

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Tenuta San Francesco - Gaetano Bove e il terreno del vigneto

Gaetano Bove, fondatore della Tenuta San Francesco a Tramonti in Costa di Amalfi, ci ha lasciato per sempre a causa di una malattia che ormai non gli dava più tregua.
La vita e la morte sono degli stati d’animo proiettati dalla visione che gli altri hanno di noi. Ci sono morti da vivi e vivi da morti. I produttori di vino in genere appartengono alla seconda categoria perchè lavorano la terra, incidono nel paesaggio, restano nella memoria di chi li ha conosciuti. Talvolta ritornano attraverso loro bottiglie quando vengono stappate dopo un. lungo tempo.
Gaetano è stato da questo punto di vista un gigante.  Lo abbiamo seguito sin dalla nascita della cantina avvenuta nel 2004, una società  dei fratelli Gaetano e Generoso Bove, Chiara Di Palma e Luigi Giordano. La viticoltura estrema di questi vigneti strappati ai boschi e al pascolo regala, nelle interpretazioni di Carmine Valentino, nel corso dei decenni, vini pieni di carattere ed espressivi. Anno dopo anno in un territorio particolare: poco più di 24 chilometri quadrati di polmone verde divisi fra 13 frazioni, dall’inizio del ‘900 sino al 2001 Tramonti si è letteralmente dissanguato per sfuggire alla fame vera. Solo negli ultimi 15 anni c’è stata una ripresa demografica.

Qui Gaetano, di professione veterinario, si è dedicato ad un progetto coerente di viticoltura cercando l’essenza di spazio sospeso fra le rocce delle montagne e il mare della costa. Gli ettari di terreno sono 18 e le bottiglie 80.000. I vitigni sono a pergola e a piede franco. Le uve sono quelle tipiche della zona di Tramonti: Aglianico, Piedirosso e Tintore per i rossi, Falanghina, Ginestra, Pepella e le varianti autoctone del Biancolella per i bianchi. A queste, si aggiunge il Cabernet Franc piantato nel nuovo vigneto a Pucara nel 2017, a 200 metri sopra il livello del mare.
Vini memorabili, come il PerEva di cui facemmo la verticale nel 2017, E Iss Tintore da vigne a piedefranco che Gaetano custodiva con passione.

Insomma, un protagonista insieme alle altre piccole realtà del territorio tramontino che ha fatto sognare gli appassionati. Gaetano si è dedicato anima e corpo a questo progetto difendendo a oltranza l’autenticità, girando nelle manifestazioni giuste, organizzando la festa del vino, ospitando comitive di stranieri strabiliato dai piatti contadine e dalla foresta di viti centenarie.
Gaetano è andato via presto ma ha speso bene la sua vita. Per questo continuerà a vivere sino a quando in Costa di Amalfi ci sarà chi coltiva l’uva.

 


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