Vini Tenuta San Francesco – nuove annate


Vini San Francesco Nuove annate

Vini San Francesco Nuove annate

di Enrico Malgi

La sottozona Tramonti Doc della Costa d’Amalfi pur annoverando soltanto due comuni (Tramonti e Maiori) è sicuramente quella più prolifica e vanta anche un numero maggiore di aziende vitivinicole che insistono sul suo territorio. Inoltre questo areale è patria indiscussa del Tintore, vale a dire il vitigno a bacca rossa autoctono più importante di tutta la Costiera. Le varietà sono allevate quasi esclusivamente a piedefranco con il metodo a pergola tramontina.

Una piccola azienda di Tramonti collocata nella frazione Corsano si è imposta da tempo all’attenzione dei critici e dei consumatori: Tenuta San Francesco, che appartiene ai tre soci
Bove, D’Avino e Giordano.

Come di consueto, anche quest’anno ho potuto assaggiare i vini dell’ultima annata.

Controetichette vini San Francesco Nuove annate

Controetichette vini San Francesco Nuove annate

Costa d’Amalfi Tramonti Bianco Doc 2021. Blend di Falanghina, Biancolella e Pepella. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 16,00 euro.

Luminoso il bel colore giallo paglierino-verdolino che occhieggia nel bicchiere. Bouquet gradevolmente affastellato da goliardici e molteplici profumi di mela annurca, pera Williams, melone bianco, pesca bianca, fiori di campo ed erbe aromatiche dei monti Lattari. In bocca penetra un sorso che si espande voluttuosamente per tutto il cavo orale in modo flessuoso, arrotondato, morbido, soave, sapido e contrassegnato poi da un appeal molto elegante. Giudiziosa la nota acida che apporta tanta freschezza. Scatto finale godurioso. Perfetto su un piatto di spaghetti allo scoglio e fior di latte di Agerola.

Per Eva Bianco Costa d’Amalfi Doc 2020. Blend di Falanghina, Ginestra e Pepella allevate in alta montagna. Maturazione in acciaio per dieci mesi ed affinamento in vetro per quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.

Qui il colore vira verso un giallo paglierino più carico. Spettro aromatico intensamente costellato da composite nuances di agrumi della Costiera, susina gialla, albicocca, mela golden, ginestra, biancospino e macchia mediterranea. Briciole speziate. Sorso sensitivo, che riesce subito a trasmettere al palato un’ampia freschezza, insieme a percezioni di asciuttezza, avvolgenza e
grazia. Gusto accattivante, avvincente, cristallino, sapido e minerale. Silhouette sontuosa, elegante ed affascinante. Buona la serbevolezza. Affondo finale persistente e godibile. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Costa d’Amalfi Tramonti Rosso Doc 2019. Blend di Aglianico, Tintore e Piedirosso. Maturazione in acciaio. Affinamento in botti di rovere per circa due anni e poi elevazione in boccia per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 15,00 euro.

Rosso rubino splendente di gioia. Piglio olfattivo spiccatamente attraente, che sollecita un naso che si rende immediatamente disponibile ad annusare in primis ottime essenze di tanta buona frutta fresca, sia della pianta e sia del sottobosco. Collegati ad essa poi ecco qui i riverberi odorosi di viola, salvia, timo, spezie orientali e coriandoli terziari di buona fattura. In bocca esordisce un sorso ammaliante, rotondo, affabulatore, glicerico, sapido, succoso e gradevolmente fruttato. Incidenza acida, che alita freschezza per tutto il cavo orale. Trama tannica generosamente tornita. Buona la longevità. Chiusura su toni espansivi e sostenuti. Ottimo per accompagnare un piatto di pasta al sugo e formaggi di media stagionatura.

Costa d’Amalfi 4 Spine Tramonti Rosso Riserva Doc 2018. Blend di Aglianico, Tintore e Piedirosso. Maturazione in acciaio e poi affinamento in botti grandi per circa due anni. Elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso rubino screziato di lampi purpurei. Al naso salgono sospirose credenziali di amarena, ribes, mirtilli, violetta, erbe officinali, noce moscata, zenzero, liquirizia e tabacco. In bocca fa il suo ingresso un sorso teso, balsamico, strutturato, complesso, avveduto ed imponente. Percezione tattile ben cadenzata, solidale, morbida, polposa e tonica. Tannini gradevoli e sfiziosi. Allure aristocratica, affascinante, umorale, fine e ben ricamata. Longevità a lunga scadenza. Abbinamento ideale con un cosciotto di agnello con patate al forno e formaggi stagionati.

Turmiento Nature Caserosa. Si tratta di un vino naturale confezionato con Piedirosso e briciole di Tintore, senza denominazione e senza data. Vinificazione spontanea con lieviti autoctoni in tini di legno troncoconici, senza controllo della temperatura, nessuna chiarifica e nessuna filtrazione. Affinamento per un anno in tonneaux di terzo passaggio e poi elevazione in boccia sempre per un anno. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro. Bottiglie prodotte circa 1.000.

Alla vista si appalesa un solare colore rosso rubino chiaro con riflessi violacei ai bordi. Dall’ampio bouquet si espandono delicati e sintomatici profumi di marasca, lamponi, geranio e macchia mediterranea. Sottofondo lievemente speziato. Sorso scorrevole, insinuante, gentile, morbido, infiltrante, beverino, approcciabile, sottile, sapido, fresco, immediato e ruffiano. Tannini docili e gradevoli. Gusto secco, scattante, nitido, equilibrato, armonico ed elegante. Potrà durare integro ancora per alcuni anni. Chiosa finale aggraziata e leggermente amarognola. Da provare su un piatto di spaghetti al pomodoro, tagliere di salumi e pesce in guazzetto.

E’ Iss Tintore Prephilloxera Rosso Campania Igt 2018. Soltanto Tintore vendemmiato tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Vinificazione in acciaio e maturazione in botti da 25 hl per circa due anni. Affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 30.00 euro.

Ecco qui il Tintore in purezza, vanto ed orgoglio di Tramonti e di tutta la Costa d’Amalfi. Si tratta di un vitigno unico nel suo genere, che si alleva a piedefranco su terreno vulcanico, terrazzato ed a forte pendenza. Le vigne hanno un’età che supera il secolo di vita.

Cromatismo segnato da un colore rosso rubino intenso e profondo.
Espansivo e prorompente il crogiolo aromatico, dal quale il naso riesce a carpire percezioni voluttuose e stuzzicanti di ciliegia, prugna, cassis, mirtilli, carruba, viola mammola, iris, timo, alloro, more, pepe nero, chiodi di garofano, cannella, anice e cenere. Golosi gli afflati terziari di cioccolato fondente, caffè torrefatto, ginepro, china, grafite, mentolo, balsamo e goudron. Sorso pieno, abbondante, appagante, centrato, vibrante, materico, temprato e corposo. Spalla acida di grande effetto. Trama tannica ottimamente ordita.
Progressione palatale sfaccettata e sanguigna. Potenzialità di conservazione a lunga scadenza. Retroaroma gioiosamente persistente ed edonistico. Un grande vino davvero, da associare a cacciagione ed al classico provolone del monaco.

Un’ottima batteria di vini rari e prettamente territoriali che, pur prodotti in misura minimale,
sivanno ad affermare in modo molto deciso.

 

Tenuta San Francesco

Tramonti (Sa) – Via Fieccia – Frazione Corsano

Tel. 089 877434 – 856190 – Cell. 335 6670854

[email protected]www.vinitenutasanfrancesco.com

Enologo: Carmine Valentino

Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 60.000

Vitigni: Tintore, Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Pepella e Ginestra

 

23 maggio 2020

Vini Tenuta San Francesco

Vini Tenuta San Francesco

di Enrico Malgi

Dopo Apicella siamo sempre a Tramonti in un’altra frazione, quella di Corsano. Qui opera l’azienda Tenuta San Francesco di proprietà di tre soci: Bove, D’Avino e Giordano. La fortuna dei viticoltori locali è quella di fare parte di un ecosistema unico per la coltivazione della vite: terreno di natura vulcanica, ricco di lapilli, cenere, pomice, sabbia ed argilla ed allevamento a piedefranco col classico sistema a raggiera detto “pergola tramontina”. E poi ancora preponderanza di impiego di varietà territoriali, vento costante, forti escursioni termiche, clima favorevole e mare non troppo lontano assicurano una produzione vitivinicola di ottima qualità. Diciotto piccoli e panoramici vigneti sparsi in tutto il territorio comunale, posizionati tra i trecento ed i settecento metri di altezza, forniscono uve eccellenti per la produzione di vini straordinari.

Sei le bottiglie che ho assaggiato in questa occasione.

Controetichette vini San Francesco

Controetichette vini San Francesco

Costa d’Amalfi Tramonti Bianco Doc 2019. Blend di Falanghina, Biancolella e Pepella. Fermentazione a maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale introno ai 12,00 euro.

Colore giallo paglierino. Impatto olfattivo caratterizzato da un intenso bouquet di pesca bianca, mela, pera, melone, arancia, gelsomino, ginestra, timo, salvia e camomilla. Sorso fresco, ge delicato, soave, sapido e sulfureo. Sensazioni palatali dinamiche, fruttate, morbide, eleganti, equilibrate e pulite. Finale appagante e gradevole. Sulla classica cucina di mare della Costiera.

Costa d’Amalfi Per Eva Bianco Doc 2018. Uve di Falanghina, Ginestra e Pepella raccolte a mano in alta montagna. Maturazione in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo.  Prezzo finale tra 15,00 e 20,00 euro.

Colore giallo paglierino già carico e lucente. Alnaso rimandi di limone, pesca gialla, susina, biancospino ed erba appena falciata. Lievi note speziate in sottofondo. Sentore di pietra focaia. L’opulenza del sorso è ben sostenuta da una notevole spinta acida. Marcati sentori minerali. Silhouette cristallina, sapida, elegante e profonda. Retroaroma persistente e gradevole. Un grande bianco da combinare insieme con piatti di mare, ma anche con quelli più strutturati di terra.

Costa d’Amalfi Rosato Doc 2019. Classico blend di Aglianico e Piedirosso. Lavorazione in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.

Alla vista si presenta un delicato colore rosato tenue buccia di cipolla. Spettro aromatico di amarena, sottobosco, melagrana, petali di rosa, viola, zenzero e bacche mediterranee. Sorso fresco e piacevole. Sapidità, freschezza, mineralità e morbidezza in buon equilibrio. Un palato gentile, suadente, stuzzicante e ben ricamato fa da prodromo ad un finale scorrevole e molto gradevole. Su minestre di legumi ed insalata di mare.

Costa d’Amalfi Rosso Doc 2017. Blend di Aglianico, Tintore e Piedirosso. Maturazione in acciaio e legno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 12,00 euro.

Rosso rubino. Nuances di fiori rossi, spezie orientali ed erbe officinali, innestate su gradevoli sussurri terziari. Sulla lingua plana un sorso cadenzato, teso, polposo, morbido, sapido e sensitivo. Astringenza moderata ma gradevole. La bocca esplora poi un potenziale gustativo tonico e voluminoso ed incalzato da un ritmo palatale che mette in evidenza uno sviluppo verticale. Siamo ancora all’inizio della storia. Chiusura precisa e persistente. Da preferire su pasta al ragù e formaggi semistagionati.

Costa d’Amalfi QuattroSpine Tramonti Rosso Doc 2016. Anche qui tipico ed affidabile blend della Costiera di Aglianico, Tintore e Piedirosso. Acciaio, legno e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.

Colore rosso vivo e scuro. Dall’ampio e variegato crogiolo il naso aspira eterei profumi del sottobosco, come mirtilli, ribes, fragoline e more. All’appello non mancano poi suadenze di ciliegia e di prugna, insieme a vibrazioni floreali di violetta. Note speziate di noce moscata, pepe nero e chiodi di garofano. Gentilizie di balsamo, tabacco e caffè. Sottofondo fumé. Sorso ben ricamato e che porta in dote pregevoli spunti sapidi, minerali, taglienti, terrosi e fini. Trama tannica generosa. Composizione palatale ben rifinita da un cotè piacevolmente fruttato, che anticipa un finale godurioso, lungo ed imponente. Gran bel vino davvero, che può durare ancora per molti anni. Da provare sulla terragna cucina tramontina.

E’ Iss Tintore Prephilloxera Campania Rosso Igt 2017. Tintore in purezza ricavato da ceppi ultrasecolari a piedefranco e prodotto in poche bottiglie. Lavorazione in acciaio, maturazione in legno ed affinamento in bottiglia. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso granato intenso e luminoso. Al naso  rimandi stuzzicanti di frutta fresca, di visciole, prugna e sottobosco.Rimando anche floreale . E poi in ordine sparso godibili respiri di macchia mediterranea, mentolo, balsamo, pepe nero, cannella, vaniglia, carruba, ginepro, incenso, caffè e cacao. Pulsazioni empireumatiche e sulfuree. In bocca si sente subito la croccantezza di un frutto maturo. Pregnanza gustativa materica, corposa, temprata, vibrante e bene strutturata. Notevole l’acidità che apporta una freschezza inarrivabile. Trama tannica aristocratica e slanciata. Nobile allure di un vino unico e tipicamente territoriale. Vaticinio un’evoluzione a lunghissima gittata. Retroaroma appagante e persistente. Su piatti di cacciagione e formaggi stagionati. Alé.

Non c’è niente da dire, si tratta davvero di vini eccellenti degni rappresentanti di tutta la Costa d’Amalfi. Questo areale sicuramente è un piccolo gioiello, che soltanto da poco tempo è stato riscoperto e per questo meriterebbe molta più visibilità ed attenzione. Ma comunque siamo sulla buona strada.

Sede a Tramonti (Sa) – Via Fieccia – Frazione Corsano
Tel. 089 877434 – 856190 – Cell. 335 6670854
Enologo: Carmine Valentino
[email protected]www.vinitenutasanfrancesco.com
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Tintore, Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Pepella e Ginestra.

2 Commenti

  1. Il Gran Capo è devoto a San Marzano.Io a San Francesco.Per ISS ma sopratutto per EVA uno dei migliori bianchi d’Italia da spendere sulla cucina di mare .Vini di montagna da bere al mare amo ripetere e qui sulla divina costiera ci sono ,entrambi .Cosa vuoi di più dalla vita ? Per quel che mi riguarda un ritorno ai settanta ed inizio ottanta non solo per gli anni in meno ma per la gioia e spensieratezza che allora c’era e chi l’ha vissuto in una “riedizione “come di un buon vecchio libro spera.FM

  2. Divina Costiera davvero. Vini territoriali, ma che esprimono anime diverse tra le tre sottozone, che comprendono quasi tutti i comuni della Costiera Amalfitana. Come diversi sono i vitigni impiegati. Un sorta di implicita convivenza per il bene comune, che si potrebbe definire, quindi. un patto di alleanza o di non belligeranza. Peccato che le aziende vitivinicole sono poche, come è poca la produzione in rapporto al potenziale on ancora espresso in toto. In ogni caso si tratta di un gran bel bere, che non tutti, purtroppo, riescono ad apprezzare.

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