Stamattina è scomparsa Maria Casilli, una grande cuoca molisana che ottenne con il marito la stella alla Vecchia Trattoria Da Tonino
La ricorda il giornalista Fabio Riccio (Gastrodelirio), il critico che più di tutti l’ha conosciuta.
di Fabio Riccio
“Stasera grande festa in Paradiso. È salita dal Molise e cucinerà per le alte gerarchie celesti una delle migliori cuoche che l’Italia ha espresso negli ultimi quarant’anni.
Da domani il Paradiso sarà più saporito.
A presto amore mio”
E’ questo l’incipit che Aldo Casilli ha postato qualche ora fa sui social per congedarsi da sua moglie Maria Lombardi.
Forse ai più il nome dice poco, ma Maria Lombardi, anzi, la professoressa Maria Lombardi come vezzosamente veniva chiamata (era stata professoressa di filosofia), era la cuoca della Vecchia trattoria da Tonino di Campobasso, chiusa da qualche anno, l’unico locale molisano ad essersi fregiato per più anni consecutivi dell’agognato “macaron” della guida rossa.
Un ristorante che per le sue scelte, forse non è stato mai compreso a pieno nella sua essenza dagli abitanti del capoluogo di regione, ma che ha avuto l’inarrivabile merito di aver svecchiato e forgiato in maniera indelebile la storia e i sapori della cucina molisana, e non solo.
Noi, vogliamo ricordare la professoressa Maria Lombardi come quella cuoca di gran tecnica che, colta, rigorosa, intelligente e di poche parole, insieme a suo marito Aldo Casilli, gran segugio di quel che offriva il mercato locale e bravo anfitrione in sala, ha letteralmente inventato dal nulla una sua cucina, che avrebbe meritato di “far scuola”, cucina dove già in anni non sospetti, i più accorti hanno letto i segni di quella che poi si sarebbe evoluta nella cucina Italiana di qualità di questi anni.
Un occhio al Molise, quello della tradizione “rustica”, ai suoi prodotti e alle sue ricette, ma anche un occhio disincantato a quel che arrivava dalla storia e dai ricettari della cucina aristocratica napoletana di qualche secolo addietro, che faceva capolino qua e là in alcuni piatti, come l’indimenticabile Cupola del Cardinale, forse il vero piatto-feticcio del locale che, (in carta solo “quando c’erano i peperoni buoni!) da alcuni etichettato come barocco e “datato”, ma che nelle mani di Maria Lombardi diventava un piccolo gioiellino che amabilmente stuzzicava i sensi.
Ma più di tutto noi ci piace ricordarla quando lei, schiva per natura, di tanto in tanto sotto gli occhi innamorati del marito Aldo (si: si può, e si deve essere innamorati anche dopo una vita insieme!) a fine pasto faceva velocemente capolino in sala sempre con in mano l’ultimo libro che stava leggendo, come a volerci sottolineare che la cultura, così come la gastronomia, è una pianta che va sempre annaffiata.
Si, l’Italia e non solo il piccolo Molise, hanno perso una grande cuoca.
Al marito Aldo e ai due figli, vanno le mie più sentite condoglianze
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