APERTURE CLAMOROSE | I fratelli Salvo nel cuore di Napoli aprono una pizzeria spaziale per viaggiare nel futuro con un menu speciale

Pubblicato in: La Pizza e basta
I fratelli Salvo a Napoli

I Fratelli Salvo a Napoli
Via Riviera di Chiaia 271
Tel. 081.3599926
Sempre aperti
www.salvopizzaioli.it

Dopo aver visto la pizzeria aperta da Carlo Sammarco a Frattamaggiore pensavo che l’asticella non si potesse alzare ancora di più. E invece stamane ho visitato la nuova pizzeria dei fratelli Salvo, aperta da due giorni e devo dire che sono rimasto a bocca aperta. Siamo in presenza del massimo che un locale con forni a legna possa esprimere in questo momento dal punto di vista della tecnologia e della cultura.

Quasi 400 metri quadrati nel Palazzo Ischitella sulla Riviera di Chiaia:  fu eretto dal nobile Mattia Casamatte nel XVII secolo, ma venne danneggiato dai rivoluzionari capeggiati da Masaniello e ricostruito successivamente. L’edificio passò dunque alla famiglia Pinto, principi di Ischitella. Nel 1860, con l’entrata di Garibaldi in città, il principe scomparve e il palazzo divenne dapprima una sede dell’Hotel Gran Bretagna e successivamente del Riviera. Sotto il vigile occhio della sovrintendenza sono stati fatti lavori di ristrutturazione dei locali che affacciano sulla Riviera con la direzione del famoso architetto Marco Falconio.

In questi giorni ai due forni c’è la squadra diretta da Salvatore Salvo. Gli ambienti sono ampi, con stoccaggio, cantina, spazio per le fritture, i due forni a legna, il lavaggio e il magazzino. Tutto perfettamente funzionale.

L’ingresso è incredibile, a vetro con la cornice in pietra. Ma è la sala con i suoi 150 posti – più una 50na all’aperto – che lascia di stucco. A sinistra c’è una vera e propria enoteca, un Ferrari Lounge che ospita bollicine francesi e una immensa carta dei vini curata da Pasquale Brillante. A destra altre tre sale decorate con quadri e bellissime foto in bianco e nero di Vincenzo Zannini. Il personale di sala, selezionato fra 140 aspiranti, veste divise Goeldlin personalizzate da Marinella, il mitico negozio di cravatte che è appena a duecento metri.

All’esterno, le origini ben esibite: San Giorgio a Cremano, il paese di Massimo Troisi. “Noi siamo di Portici – ricorda Salvatore – ma non dimentichiamo che dopo la morte di nostro padre San Giorgio ci ha accolto e ci ha consentito di raggiungere il successo”.
Ma forse la cosa più bella è questa, per me ha un valore etico e culturale incredibile: in locali che ospitavano una catena di pizzerie sequestrate come lavatrici della camorra, ora c’è una grande pizzeria i cui proprietari sono solo loro, Francesco e Salvatore, con la società che li vede uniti al 50 per cento, solo loro ad investire i soldi realizzati in questi anni, scommettendo sul futuro.
Ecco come l’economia pulita può cacciare quella sporca.

Partner in questa avventura, oltre al Mulino Caputo storico fornitore dei due fratelli, ci sono Ferrari, Birra del Borgo, San Pellegrino e Marinella. Su una parete i prodotti di alcuni fornitori come Gentile, Agrigenus e ben 14 aziende di olio che fanno di questa pizzeria quella più attenta ad un tema fondamentale per il Sud: l’olio extravergine d’oliva che ha ormai soppiantato quasi ovunque quello di semi nel mondo pizza, con benefici inimmaginabili per la nostra olivicoltura.

Infiniti gli accorgimenti tecnici, tra cui il doppio ingresso nelle sale e l’uso di pannelli fonoassorbenti sistemati nelle volte seicentesche delle sale.

E le pizze? Quelle le conosciamo tutti e sarà un piacere provarle in centro. Ma a quali prezzi? Ecco a voi il quadro:

Fratelli Salvo Napoli


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