Benevento, Osteria Da Nunzia: storica chiocciola Slow

Via Annunziata, 152
Tel. 0824.29431
Sempre aperto
Chiuso la domenica, ferie in agosto
Sui 25 euro.

Si trovano in giro locali capaci di offrire una ricca carrellata di gusti che ti portano indietro nel tempo. Non per pigrizia o per mancanza di ricerca. Tutt’altro. Si tratta di piacevole epilogo di un lunghissimo percorso. E’ il caso del Ristorante Nunzia, in pieno centro storico beneventano. Nunzia è ormai da tempo il luogo cult della gastronomia sannita, fregiata non a caso con chiocciola dall’edizione 2012 della Guida alle osterie di Slow Food. Tutto come un rituale.

L’arrivo, i saluti calorosi di Nunzia Nazzaro, l’accomodamento a tavola. Il tempo di chiedere una bottiglia d’acqua e Nunzia, ora aiutata dal figlio Antonio è già seduta al nostro fianco, illustrando quello che offre la cucina. Piatti conosciuti, ma che vale sempre la pena riprovare. Succede poi che la richiesta dell’ospite di turno, in questa occasione il collega Stefano Tesi, fa partire il percorso gastronomico in modo insolito, dai mitici polipetti.

Il tempo di degustare il buon pane abbrustolito nel consistente pomodoro e si passa ai primi. Due classici: laina e ceci e il mitico scarpariello. Se la pasta con i legumi è ottima, non si trovano oramai più gli aggettivi per la deliziosa semplicità dello scarpariello, spaghetti alla chitarra con pomodoro fresco e tanto, tanto basilico . Un piatto che bisogna assolutamente provare almeno una volta nella vita.

Per la scelta del secondo, visto le temperature fredde che avevamo lasciato prima di tuffarci nel calore del locale, nessuna esitazione sulla “padellata sannita”: carne di maiale con papaccelle e patate. Ottimo compagno per l’aglianico del Taburno, versione 2005, che si stava ben aprendo nella caraffa.

A tavola anche un assaggio delle alici accompagnate nel loro breve viaggio in padella da pomodoro fresco e origano. Bella selezione di formaggi, con un caciocavallo di lungo invecchiamento dell’area fortorina e con gustosissimo pecorino laticauda. E se il formaggio è raddoppiato, il dolce è addirittura triplicato, visto che secondo Nunzia non si potevano non gustare gli struffoletti e il babà fatto in casa, ideali per accompagnare metà porzione di cassatina di San Marco dei Cavoti.

Il finale? Semplicemente Strega ghiacciato. Conto tra i 25-30 euro.

Pasquale Carlo


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