Primo San Salvatore, secondo Mozz’Art e terzo Agnena

Quarta edizione del Campionato della Mozzarella con la finale a 16 caseifici che si è tenuta al ristorante Palazzo Petrucci a Napoli.
La vittoria, assegnata da 20 giudici con degustazioni alla cieca, è andata al caseificio San Salvatore di Paestum.
Al secondo posto il caseificio Mozz’Art di Casoria in provincia di Napoli.
Terzo e quarto posto per due mozzarelle casertane: il caseificio Agnena di Cancello e Arnone e l’Antico Caseificio Petrella di Aversa.
Gli organizzatori
Sono i risultati che hanno visto a confronto 16 mozzarelle di bufala di altrettanti caseifici giunti alla fase finale dopo la selezione di Vincenzo Pagano e Luciano Pignataro, giornalisti dei blog Scatti di Gusto e Luciano Pignataro Wine Blog che hanno organizzato il Campionato della Mozzarella.
Come si è svolto il Campionato della Mozzarella
Dei 50 caseifici in esame nella fase di qualificazione, 16 sono arrivati alla finale disputata in un’unica giornata. I caseifici sono stati divisi in 4 gironi. Le mozzarelle nel formato da 250 grammi sono state valutate al buio da 4 tavoli ognuno formato da 5 giudici. Ogni giudice aveva a disposizione 100 punti da assegnare a ciascuna mozzarella di bufala (10 punti per aspetto esterno, 20 per aspetto interno, 20 per profumo, 50 per gusto) e quindi ogni mozzarella poteva raggiungere un punteggio massimo di 500 punti.
I 4 caseifici che hanno ottenuto il voto più alto, cioè il primo classificato di ogni girone, sono stati valutati da tutti e 20 i giurati, sempre alla cieca.
Quali sono i vincitori
Sul podio, quindi, un terzetto rappresentativo della produzione della Campania con un caseificio di Paestum, uno di Napoli e uno di Caserta.
San Salvatore è il caseificio di Paestum che ha vinto e che nelle precedenti edizioni era arrivato nelle fasi finali ma non era riuscito ancora a disputare la finalissima.
Anche Mozz’Art di Casoria (NA) non era riuscito ad approdare alla finalissima, mentre il Caseificio Agnena di Cancello e Arnone aveva già conquistato un 3° posto nella prima edizione.
Buon 4° posto dell’Antico Caseificio Petrella di Aversa alla sua prima partecipazione alla fase finale del Campionato della Mozzarella.
La classifica finale del Campionato della Mozzarella
- San Salvatore – Capaccio Paestum (SA)
- Mozz’Art – Casoria (NA)
- Caseificio Agnena – Cancello e Arnone (CE)
- Antico Caseificio Petrella – Aversa (CE)
- Il Caseificio Polito – Agropoli (SA)
- Tenuta Doria – Battipaglia (SA)
- Caseificio Caputo – Teverola (CE)
- Barlotti Caseificio – Capaccio Paestum (SA)
- Caseificio Il Casolare – Alvignano (CE)
- Tenuta Vannulo – Capaccio Paestum (SA)
- Caseificio Giuseppe Morese – Pontecagnano Faiano (SA)
- Latte&Sale – Salerno
- Caseificio Ilka – Salerno
- Caseificio La Reale – Falciano del Massico (CE)
- Jemma – Battipaglia (SA)
- Coop Rivabianca – Capaccio Paestum (SA)
Il vino con la mozzarella di bufala
La finale del Campionato della Mozzarella è stata anche l’occasione per valutare i possibili abbinamenti con il vino. A supportare l’iniziativa, il Consorzio dei Vini del Sannio DOP sempre attento a cogliere iniziative di valorizzazione dei prodotti della Campania. Quattro i vini presentati dal Consorzio per esaltare le caratteristiche organolettiche della mozzarella di bufala. Degustate e valutate anche dal Presidente del Consorzio, Libero Rillo.
Falanghina del Sannio BjondoRe 2024 Fontanavecchia
Falanghina del Sannio Senete Janare 2024 La Guardiense
Aglianico del Taburno Rosato 2024, Il Poggio
Aglianico del Taburno 2021 Torre Varano
Dalla freschezza agrumata della Falanghina alla struttura dell’Aglianico, fino alla versatilità della sua versione rosato, due vitigni, vinificati in modo diverso, offrono una lettura variegata del territorio. L’abbinamento con questi vini non solo esalta il gusto della mozzarella di bufala, ma crea un connubio perfetto tra vino, tradizione gastronomica e artigianalità campana.
Le note di degustazione
Falanghina del Sannio BjondoRe 2024 Fontanavecchia. Questo vino si distingue per il bouquet fruttato, la freschezza viva e l’ottima sapidità: caratteristiche che lo rendono perfetto per accompagnare la mozzarella di bufala. La sua acidità bilancia la ricchezza del sapore e la cremosità del latticino, creando un abbinamento armonico e dissetante.
Falanghina del Sannio Senete Janare 2024 La Guardiense. Le uve provengono da un cru particolarmente vocato per il vitigno Falanghina. Al naso emergono note di frutto della passione e finocchietto selvatico. L’ampiezza e la struttura al gusto si armonizzano con la consistenza della mozzarella, bilanciandone il gusto lattiginoso e acidulo. Un abbinamento che possiamo definire “caldo” e accogliente, capace di smorzare le punte di acidità e offrire rotondità al palato.
Aglianico del Taburno Rosato 2024 Il Poggio. Rappresenta un matrimonio vincente tra struttura e freschezza, giocando tutto sull’eleganza. L’Aglianico vinificato in rosa offre un olfatto di lampone e melagrana che anticipa un sorso rinfrescante e persistente, in grado di contrastare la componente grassa e le note lattiche della mozzarella. Un vino dalla gran bella beva e molto versatile.
Aglianico del Taburno 2021 – Torre Varano. I tannini smussati e ben integrati sono il segreto della grande bevibilità di questo rosso particolarmente gastronomico. Nonostante corpo, struttura e carica aromatica, il sorso è snello e fresco: qualità che attenuano la nota “burrosa” della mozzarella e ne evidenziano invece la nuance sapida. Apparentemente “potente” per un latticino fresco, questo Aglianico rivela invece un equilibrio sorprendentemente piacevole e convincente.
La giuria del Campionato della Mozzarella 2025
- Antonella Amodio
- Carmen Autuori
- Mariangela Barberisi
- Francesca Brunzo
- Manuela Chiarolanza
- Alberto Colella
- Anna Maria D’Anna
- Antonella D’Avanzo
- Alfonso Dal Forno
- Laura Dal Sacco
- Giuseppe Giorgio
- Francesca Pace
- Vincenzo Pagano
- Angela Petroccione
- Luciano Pignataro
- Libero Rillo
- Renato Rocco
- Lino Scarallo
- Nadia Taglialatela
- Fosca Tortorelli
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