Un bisogno enorme di silenzio dopo un anno veloce, chiassoso e rissoso.
Tanti successi, qualche arrabbiatura, ma una cosa su tutte: l’omicidio di Angelo Vassallo.
Era necessario essere qui l’ultimo dell’anno.
Nel mio Cilento, di fronte al mare pescoso di aragostine e cefali, orate e spigole.
Sono tornato lì dove mi piace stare, di fronte al mare: una via di fuga mentale prima che reale, la possibilità che da lì arrivi qualcuno in grado di meravigliarti e raccontarti una favola.
Un mare indifferente alle cazzate dell’Italietta di Berlusconi.
Un mare eterno
Il mare di Ulisse.
Stasera niente cenone, ho preferito un pranzo sobrio prima di abbandonarmi a un Aglianico del Vulture e a un Magliocco.
Non sono maliconico, sto incazzato.
Molto.
Sono stato molte ore qui, dietro la chiesa, sugli scogli a vedere le onde del tramonto.
Non credo nell’Aldilà, ma so che ci sei
Ciao Angelo
Dai un'occhiata anche a:
- Fulvio Bressan si beve il cervello e insulta la Kyenge come neanche Borghezio. E lui replica su Fb alle critiche
- 110 Risotti non sono un ostacolo per il mezzofondista del chicco
- Vino e critica internazionale dopo Parker 17| David Ransom (USA)
- Una bella giornata: Obama è il primo presidente nero della storia
- Quando si dice babà: ecco quello imperiale della Torre del Saracino
- Sorpresa, James Bond da Marisa Cuomo con Furore:-) Pierce Brosnan e Vibeke Windeløv visitano la cantina
- Amalfi, 23 maggio. I primi 50 anni della Caravella
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 19| Vincenza Folgheretti