Festa Slow Wine e Osterie d’Italia sul Vesuvio

Pubblicato in: Eventi da raccontare

 

di Mimmo Gagliardi

Sabato mattina, 4 febbraio 2012, nonostante il freddo, erano oltre 50 le persone che sotto le bandiere Slow Food hanno preso parte alla presentazione delle Guide Slow Wine e Osterie d’Italia 2012 presso l’Azienda Agricola Sorrentino a Boscotrecase.

La mattinata è iniziata con il benvenuto della padrona di casa, Benny Sorrentino, che ci ha accolto in azienda portandoci a visitare il suo vigneto.

Dalle viti si gode una splendida vista sul braccio di mare che dal versante Nord della penisola sorrentina va fino a Napoli passando per Torre Annunziata, Torre del Greco e Castellammare di Stabia.

Il Vesuvio dal cono innevato domina tutta questa terra e dalle sue ceneri oggi la famiglia Sorrentino, ma come lei anche tutti gli altri produttori della zona del vesuviano, ricavano ortaggi, uva e frutta unici nel loro genere.

Ora capisco perché Alberto Capasso, fiduciario della condotta Slow Food Vesuvio, ha scelto questo luogo come location per la presentazione delle due guide.

Dopo la visita al vigneto è il caldo caminetto della sala di degustazione dei Sorrentino che ci conforta prima che inizi la presentazione.

A parlarci di Slow Wine ci sono Luciano Pignataro, giornalista e Curatore della Guida per Campania, Basilicata, Puglia e Calabria e Marina Alaimo, wine e food writer e collaboratrice della Guida. A parlarci di Osterie d’Italia ci sono Vito Trotta, Fiduciario Slow Food e Curatore della Guida per la Campania e Giancarlo Capacchione Fiduciario Slow Food della Condotta Cilento e Curatore della Guida per la Campania. A moderare il dibattito, a mo di padrone di casa,  c’è Alberto Capasso.

Luciano Pignataro e Marina Alaimo hanno incentrato i loro interventi sulla metodologia di selezione delle aziende visitate e sul tipo di recensione effettuata, che pone l’attenzione più sulla qualità della produzione e alla tipologia di allevamento delle uve che sul giudizio dei vini prodotti, che ne sono la diretta conseguenza.

Giancarlo Capacchione e Vito Trotta hanno animato i loro interventi con chiari riferimenti alla qualità dei prodotti usati oggi nella ristorazione e all’educazione che il consumatore deve ricevere per poter pretendere e comprendere qualità quando sceglie un locale.

Dopo il dibattito è seguita una degustazione dei vini del Vesuvio presenti nella guida Slow Wine accompagnati dai piatti preparati dagli osti del territorio vesuviano presenti nella guida Osterie d’Italia.

Le case vinicole presenti sono: Sorrentino Vini e Terre di Sylva Mala di Boscrotrecase, Casa Setaro e Cantina del Vesuvio di Trecase e Villa Dora di Terzigno.

Le osterie sono Viva lo Re di Ercolano, ‘E curti di Sant’Anastasia, Il veliero di Torre del Greco, Salvo di San Giorgio a Cremano.

Durante la degustazione un emozionato Alberto Capasso ha comunicato a tutti i presenti che grazie alle offerte devolute oggi dagli osti e dai presenti è stato acquistato un orto in Africa nell’ambito della campagna di Slow Food denominata “1000 Orti in Africa” finalizzata all’alfabetizzazione agricola ed al sostentamento delle popolazioni africane.

Alla fine della degustazione Don Paolo Sorrentino ci ha deliziato con una improvvisata mini-verticale davanti al camino del suo vino Nati, Coda di Volpe 100%, dall’annata 2008 alla 2010. Un vino sempre fresco, morbido e dai profumi che variano dal floreale e fruttato della 2010 all’anice e alla frutta candita della 2008.

Un brindisi con il Don Paolo, Aglianico 100%, versato direttamente dal Jéroboam, ha salutato la conclusione di questa splendida mattinata invernale all’insegna della felicità, dell’emozione e del vivere slow.

 


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version