Gli Ulivi Restaurant: dove la Costiera Amalfitana incontra la cucina dell’anima

Gli Ulivi Restaurant- Lo chef Ciro Accardo

di Francesca Pace

Nel cuore di un rigoglioso giardino, dove un limoneto la fa da padrone, incastonato come una gemma preziosa tra le alture della Costiera Amalfitana, a Scala – il più antico e forse il più intimo tra i borghi della Divina – si trova Gli Ulivi Restaurant, un locale che riesce a racchiudere in sé l’eleganza discreta dell’ospitalità mediterranea e la forza identitaria della cucina di territorio. Un luogo dove tutto è armonia: i profumi, i sapori, la luce, la natura, il silenzio. Ogni minimo dettaglio parla di sé, con forza, senza però la necessita di urlare.

Situato all’interno di un raffinato boutique hotel di lusso, Palazzo Pascal,  Gli Ulivi è più di un ristorante: è un’estensione dell’anima del luogo. Qui, ogni elemento è pensato per dialogare con l’ambiente circostante e con l’ospite. A partire dalla straordinaria cura degli spazi, dove spiccano splendide ceramiche fatte a mano, create personalmente dai proprietari dell’hotel.

Le trovi ovunque: nelle sale del ristorante, nei dettagli delle stanze, nei piatti stessi. Motivi mediterranei, colori che richiamano il mare, il sole, le foglie d’ulivo, si fondono in una narrazione visiva coerente e delicata. Un’arte familiare, quella della ceramica, che qui diventa parte integrante dell’esperienza: ogni oggetto è unico, irripetibile, vivo.

Ed è proprio questa attenzione al particolare, questo amore per la bellezza autentica, che si ritrova anche nella cucina di Gli Ulivi, firmata dallo chef Ciro Accardo. Poco più che trentenne, ma con una visione già matura e precisa, grazie anche alla gavetta fatta sia in patria che all’estero con nomi importanti del mondo gastronomico, Ciro incarna una nuova generazione di cuochi campani: legati alla terra, ma aperti al mondo; rispettosi della tradizione, ma capaci di reinventarla con intelligenza e leggerezza.

La sua è una cucina che profuma di orto e di mare, che parla la lingua semplice e profonda dei luoghi veri grazie a un sapiente uso delle materie prime e delle tecniche di cucina. Qui non si sciupa niente. Anche i tagli meno pregiati vengono resi raffinati: un esempio lampante è il soffritto d’agnello che viene, come da tradizione napoletana vuole, fatto con gli scarti dell’animale.

Tante le verdure e gli ortaggi usati: grazie a un orto biologico e a un erbario vivo e ricco, lo chef può attingere a una incredibile varietà di prodotti della terra. Imperdibili sono ad esempio i suoi bottoni alla Nerano. Un inno al buon mangiare. La pasta tirata a mano accoglie un ripieno cremoso e molto profumato che invoglia e ingolosisce. I prodotti che utilizza in base alla stagione, provengono in gran parte dal suo orto, curato con la stessa dedizione con cui prepara ogni piatto. Pomodori, zucchine, fave, erbe spontanee, frutta di stagione: la materia prima è il punto di partenza imprescindibile. Tutto viene raccolto al mattino e trasformato poche ore dopo, in una catena del gusto che ha il ritmo naturale della vita contadina.

Dopo aver fatto un consigliassimo aperitivo a bordo piscina, qui è presente anche angolo bar dedicato ai cocktail, ci si può piacevolmente accomodare sulla terrazza con vista sulla meraviglia. Non c’è niente da fare, il colpo d’occhio che si gode da qui è impagabile. La Costiera regala sempre emozioni.

È qui possibile scegliere tra vari percorsi di degustazione oppure a la carte. Si spazia molto, si fa dalle insalate ai primi piatti, passando per secondi più strutturati e dolci raffinati e questo è un volano per i turisti che amano soggiornare in questa zona.

Ottima nella sua semplicità la parmigiana di melanzane, un piccolo cubo ricco di “nonnite” che fa fare un tuffo nella memoria storica delle domeniche in famiglia. La pasta fresca ripiena è sicuramente un cavallo di battaglia di Ciro, le caramelle alla genovese di tonno hanno un gusto molto equilibrato  tra la sapidità dell’elemento marino e la dolcezza della cipolla, la pasta è fine al punto giusto.

Ho trovato sinceramente ottimo anche l’abbinamento tra agnello (sembra sia molto richiesto dagli avventori) e  le fave in diverse consistenze; l’aggiunta di erbe aromatiche rinfresca il tutto, conferendo una piacevolezza al palato unica. Scarpetta fatta, lo confesso.

In linea anche la proposta dei dolci che al classico babà abbina preparazioni più coraggiose, come una sfera al tiramisù oppure un tronchetto al cioccolato fondente golosissimo.

Ben articolata anche la carta dei vini che dà ovviamente molto spazio alla Campania, ma che accoglie anche ottime etichette nazionali e internazionali.

Ciò che rende dunque davvero speciale l’esperienza a Gli Ulivi è l’armonia tra cucina, ambiente e accoglienza. Il servizio è curato, l’atmosfera intima e rilassata. Dal ristorante, la vista si apre sulle terrazze di limoni, sul blu profondo del Tirreno, sull’orizzonte che si può toccare.

In un’epoca in cui l’autenticità è sempre più rara, Gli Ulivi si distingue come un rifugio di verità e bellezza. Un luogo dove la cucina non è spettacolo, ma racconto; dove l’ospitalità è un’arte, non un mestiere; dove ogni dettaglio – dal sapore di una zucchina alla fattura di una ceramica – è fatto con amore.

Per chi cerca un’esperienza profonda e memorabile in Costiera Amalfitana, lontana dai clamori ma vicina all’essenza più vera del Sud,  Gli Ulivi Restaurant è una tappa imprescindibile.

Piazza Minuta, 1, 84010 Scala SA
tel. 089 858366

 


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