Agnone, Paisà e la cucina di mare cilentana

Saria Di Lorenzo e Pasquale Tarallo

Ristorante Paisà
Via Marina Nuova, 72
84060 Agnone (Sa)
Tel. 329.9121204

di Diodato Buonora

Questi sono i periodi migliori per andare in giro nel nostro Cilento di mare: poco traffico, la vegetazione che offre colori e profumi primaverili, il mare limpido, calmo e azzurro e i ristoranti che riaprono dopo la pausa invernale. Così, una di queste domeniche d’inizio aprile sono stato ad Agnone Cilento, splendido e caratteristico paesino balneare (di poco più di 800 abitanti) situato nel Comune di Montecorice. Da anni questa località, data l’ottima qualità delle acque, viene certificata con la prestigiosa bandiera blu. Per arrivarci, da Agropoli si prende la SS 267, Agnone si trova 13 km dopo Santa Maria di Castellabate. Attualmente il borgo si sta rifacendo il look in vista dell’estate e ci sono lavori in corsi un po’ ovunque soprattutto sul piccolo e bel lungomare.

Noi abbiamo parcheggiato sulla statale e poi siamo scesi, tra stradine e vicoletti verso la nostra meta gastronomica: il ristorante Paisà, segnalato sulla guida Osterie d’Italia di Slow Food e rinomato per l’utilizzo di solo pescato locale a km 0. Il posto è piccolo, poco più di 20 posti. Data la stagione non è stata ancora approntata la sala esterna. L’arredo è semplice, rustico, marinaro e molto accogliente. Ai muri troneggia un poster gigante del film Paisà, girato nel 1946 e diretto da Roberto Rossellini. È uno di quei posti che sin dall’inizio si sta bene a tavola soprattutto per la calorosa accoglienza che si riceve. A gestire il ristorante, dal 2006, ci sono i fratelli Luca e Pasquale Tarallo, che hanno ereditato da Nonna Veturia, che fondò il locale nel lontano 1971, la passione per la cucina tradizionale locale improntata sul pesce fresco del mare adiacente, sull’olio extravergine Dop rigorosamente cilentano e sui formaggi e verdure fresche delle zone adiacenti. Ci troviamo, in pratica, in un vero locale a km 0, termine molto abusato e poco utilizzato in molti ristoranti italiani.

Da aprile fino a fine maggio, il Paisà è aperto unicamente dal venerdì sera alla domenica. In occasione della nostra visita, in cucina abbiamo trovato Pasquale, mentre ai tavoli c’era la moglie, Saria Di Lorenzo.

Ci hanno portato il menu, come avevamo già letto, rigorosamente scritto a matita.

 

Utilizzando solo prodotti di giornata viene improntato, come è giusto che sia, quotidianamente.

Noi in due ci siamo lasciati tentare come antipasto dal “Tonnetto sott’olio e cipolle rosse”, sicuramente uno dei migliori mai degustati in vita mia, poi come primo abbiamo scelto i “Paccheri Paisà” conditi con pomodoro, cozze, gamberetti, scorfano, pesce azzurro e altro. Un piatto di una semplicità unica, ma dai sapori veri. Veramente molto gustoso.

Buono anche il freschissimo “Palamito con pomodorini, capperi e olive”.

Dulcis in fundo, sempre rigorosamente preparato in casa, abbiamo scelto la “Torta all’Aglianico”. La carta dei vini non è molto ampia, ma c’è il necessario per tutti i gusti. Noi, allo stupendo mangiare di Paisà abbiamo abbinato “La Matta”, lo spumante naturale cilentano prodotto con uve fiano dall’azienda Casebianche di Torchiara che ha degnamente accompagnato il tutto.

Per terminare la giornata in bellezza e approfittando della giornata semi-estiva, abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare.

Volevamo prendere un caffè guardando il mare, ma ahimè, tutti i bar erano…chiusi. Comunque, per i prossimi week end, lasciatevi tentare di andare da Pasquale e Saria al Paisà, spenderete circa 30/35 euro, vini a parte. Ne vale la pena.

 

 


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