Arte & Gastronomia: metti una sera a cena nella Certosa di Padula

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Novella Talamo

Arte, storia, gastronomia. A questi tre elementi, protagonisti indiscussi della cena tenutasi ieri nella Certosa di San Lorenzo di Padula, aggiungerei la parola ‘magia’. Sì perché è forse proprio questo il termine più adatto a far meglio comprendere l’emozione di una serata più che rara, unica.

L’iniziativa, svoltasi col patrocinio dell’Assessorato al Turismo del Comune di Padula e del Mibac Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino, si colloca nell’ambito del ciclo di serate attraverso le quali i sommelier Giuseppe Lupo e Vincenzo Isoldi mirano a far conoscere la cucina di autore campana e i grandi vini italiani ad appassionati e operatori e rappresenta anche il momento di esordio di un progetto volto a valorizzare e divulgare le tipicità gastronomiche ed enologiche del Sud Italia.

Un’occasione straordinaria per degustare le creazioni appositamente realizzate per la serata da cinque chef e un maestro pasticciere in un contesto che trasuda bellezza e fascino da brividi, ovvero il più grande complesso monastico dell’Occidente fondato nel 1306 da Tommaso Sanseverino Conte di Marsico su una chiesetta benedettina e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998.

 

La cena, realizzata con il supporto logistico organizzativo del personale dell’ufficio tecnico della Soprintendenza con a capo il geometra Domenico Anania, è stata introdotta dall’Assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Padula Arch. Tiziana Bove Ferrigno insieme alla Direttrice della Certosa di San Lorenzo Arch. Maria Frattolillo e al sindaco del Comune di Padula Paolo Imparato. Questa si è svolta nell’affascinante sala di forma rettangolare risalente al Settecento dell’ex refettorio dove i monaci consumavano i pasti nei giorni festivi e durante il periodo della Quaresima. Ben sessantuno gli stalli in noce addossati alle pareti che perimetrano l’ambiente all’interno del quale spicca anche un pulpito in marmo e un dipinto ad olio raffigurante la scena delle Nozze di Cana realizzato nel 1749 dal pittore napoletano Alessio D’Elia.

 

 

Emozione per la suggestiva ambientazione che si è intrecciata all’emozione per i bei piatti proposti dagli chef che hanno lavorato con affiatamento e sono riusciti a trasmettere agli ospiti in sala anche la loro fresca energia e il loro grande entusiasmo.

Questi gli chef e i relativi piatti:

Tommaso Morone del ristorante ‘Panorama’ di Caggiano

Antonio Petrone del ristorante ‘Pensando a te’ di Baronissi

Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Valva

Raffaele Vitale del ristorante ‘Casa del Nonno 13’ di Mercato San Severino

Mirko Balzano del ristorante ‘Pietramare Natural Food’ del Praia Art Resort di Praialonga

Conclusione dolce nonché coreografica affidata al maestro pasticciere Domenico Manfredi della ‘Pasticceria D’Elia’ di Teggiano che ha proposto un connubio tra tradizione e innovazione attraverso assaggi di piccola pasticceria: macaron farciti con ganache alla vaniglia e cioccolato bianco, cookies Arcobaleno con vaniglia, pasta di mandorla e cioccolato, ‘MiniBicchierino’ con cioccolato fondente, ganache al Contreau, crema chiboust alla vaniglia e mirtillo, ‘Ben Fatto’ composto da cremoso di pere, cioccolato e confettura di fichi bianchi del Cilento, cannoncino con crema alla vaniglia e cremino con nocciole e pistacchi di Bronte.

In abbinamento alle portate una selezione di eccellenza di vini di tutto il territorio nazionale.

 

Dunque non solo un evento da ripetere ma un modello dal quale partire per la promozione del territorio, delle sue risorse e di tutti coloro i quali sono impegnati nella produzione della qualità.

 

Foto di Novella Talamo


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