Chef in punta di dita al Castello Normanno del Guiscardo di Caggiano

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Novella Talamo

Si è tenuta lunedì scorso al Castello Normanno del Guiscardo nel centro storico di Caggiano la seconda edizione di Chef in punta di dita, evento ideato e organizzato dalla LUIS Wine and Dine Events dei sommelier Giuseppe Lupo e Vincenzo Isoldi i quali mirano a far conoscere nel Vallo di Diano, attraverso cicli di appuntamenti in ristoranti e dimore d’epoca, la cucina di autore campana e le eccellenze vitivinicole sia regionali che nazionali.

Negli ambienti esterni e interni di questo maestoso e possente esempio di opera difensiva risalente al X-XI secolo, i tantissimi ospiti hanno gustato le creazioni che i quattro chef hanno proposto per l’occasione nella veste di finger food.

Protagonisti della serata Nando Melileo di “Emozionando” di Ogliara di Salerno, Giuseppe Misuriello di “Antica Osteria Marconi” di Potenza, Tommaso Morone del “Panorama” di Caggiano e “Il Tagliere” di Salerno, Antonio Petrone di “Pensando a te” di Acquamela di Baronissi, Cristian Torsiello di “Osteria Arbustico” di Valva e il Maestro Pasticciere Domenico Manfredi della “Pasticceria D’Elia” di Teggiano.

Al pian terreno Tommaso Morone con l’angolo dei fritti, il ‘cuoppo’ di baccalà e calamari fritti e le montanare, proposti in abbinamento agli spumanti.

Al primo piano i quattro chef con il banco di assaggio dei vini bianchi, rossi e rosati.

Nando Melileo ha presentato salmone marinato ai sali con noce di burro brioche; sfogliatella aperta su fior di ricotta e gambero crudo; cappuccino di mare con nero di seppia, cremoso di patate e caviale; tortino di alici con carbone vegetale, alice cruda, pomodoro San Marzano e ghiaccia di mozzarella.

Queste invece le creazioni di Giuseppe Misuriello: insalata liquida (cicoriella) con ortaggi crudi (peperone, pomodoro, piselli), cipolla marinata nel mandarino, fico disidratato, mandorla croccante, terra di funghi porcini e formaggio di capra; gambero rosso marinato agi agrumi con purea di mandorla bianca, lampone disidratato e dragoncello; tartara di alici, buccia di limone, menta, pesca e mozzarella di bufala liquida; polpetta di girello di podolica crudo, centrifugato di pomodoro, olio alla lavanda e mango croccante.

 

Antonio Petrone ha proposto il ‘sushi campano’ preparato con agrodolce di pomodoro San Marzano, riso condito con colatura di alici di Cetara, tonno crudo e zucchero; coulis di pomodoro con polpettina di alici di Cetara e misticanza di erbette; insalatina di polpo verace con patate, fagiolini, salicornia e maionese di polpo; couscous con zucchine, gamberi e carote, acqua di provola affumicata e tartufo estivo grattugiato.

 

Cristian Torsiello ha preparato crocchette di patate con pancetta, provola affumicata e crema di zucchine; crema di fagioli con olio al prezzemolo e cozze; caprese al bicchiere con pesto, burrata e pomodoro. In chiusura pasta e patate con aringa affumicata.

 

Una apposita postazione dedicata ai latticini del Caseificio Barlotti e allo straordinario pasticcio caggianese preparato da Tommaso Morone con tre caciocavalli di stagionature diverse, carne macinata, prosciutto, uova e mollica di pane.

All’ultimo piano le squisite dolcezze del pasticciere Domenico Manfredi proposte con passiti, moscati e brachetti.

 

 

In abbinamento i vini di cantine campane e non solo: Alturis, De Conciilis, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Firriato, Mastroberardino, Montenisa, Mustilli, Paternoster, Alfonso Rotolo, San Salvatore, Santacosta, Santa Margherita, Tormaresca, La Tunella, Villa Matilde.

Foto di Luigi Savino  


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