Greco di Tufo 2012 docg Bambinuto

Pubblicato in: Avellino

Uva: greco
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Se c’è un aggettivo adatto per il Greco di Tufo è questo: utile. Non conosco altro bianco che finisce più rapidamente quando si è a tavola con amici, soprattutto se ha una veste classica e rustica.
Riproviano alla Locanda della Luna il 2012 di Bambinuto, che lo scorso anno non ci aveva entusiasmato più di tanto trovandolo al di sotto della 2011 che premiammo com Slow Wine. Ebbene, un anno di bottiglia ha fatto davvero miracoli, a conferma, l’ennesima, ormai lapalissiana, che Greco e Fiano vanno bevuti solo dopo che hanno scapolato almeno due inverni.
Il naso è agrumato e sulfureo, piacevolissimo. In bocca è sapido, ricco di energia, fresco, lungo, con le spalle davvero larghe. Sulla bella cucina di Daniele Luongo, sapori di orto e di aia, ci sta una bellezza, superando persino l’Aglianico del Taburno sulla guancia di vitello.

Già, perchè non ci stancheremo mai di ripetere che il Greco di Tufo è buono per quasi tutti i piatti, esclusi i dolci e il ragù napoletano sacramentato. Per il resto, scende a catinelle che è una bellezza.
Il 2012 di Bambinuto, ala rustica di questo areale, molto ben impostato da Antonio Pesce, enologo poco fotogenico ma di tanto mestiere e sapienza ereditata dal padre Amodio, è un vino che in questo momento vive la sua piena adolescenza in attesa della maturità.
Iniziatelo a bere adesso, premiato anche l’idea della piccola azienda di specializzarsi sul bianco: l’Irpinia non ha bisogno di tanti piccoli Mastroberardino, ma di tanti bravi artigiani specializzati che completano e arricchiscono il lavoro delle aziende leader come Mastroberardino. E questa di Bambinuto, se tiene la barra dritta sulla qualità, la tipicità, il basso profilo, sicuramente è una aziendina che può andare lontano con bianchi del genere.

La Cantina Bambinuto è in via Cerro, 18 a Santa Paolina in provincia di Avellino. Tel. 0825 964634. cantinabambinuto@libero.it Ettari: 4. Enologo: Antonio Pesce. Uve: aglianico, fiano e greco.


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