Guida Ristoranti Espresso, le mie dimissioni

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Vizzari alla presentazione della Guida Espresso

Vizzari alla presentazione della Guida Espresso

di Luciano Pignataro

Mercoledì 15 ho formalmente rassegnato al direttore Enzo Vizzari le dimissioni dal Comitato Esecutivo dell’Espresso. Non è stata una decisione facile: le mie prime schede apparvero nel lontano 1998 quando ancora c’era Edoardo Raspelli.
Quasi vent’anni di racconto della gastronomia italiana in cui il mondo è cambiato totalmente: le guide cartacee non sono più l’unico strumento a disposizione dei lettori, e nell’utimo decennio sono, chi più chi meno, in sofferenza.
Vent’anni in cui ho imparato tantissimo e di questo ringrazio Enzo Vizzari che mi ha trasmesso la misura giusta per inquadrare una cucina, un servizio, un locale. Anche la gastronomia è cambiata profondamente e noi abbiamo cercato di raccontarlo al meglio.
Abituato da ragazzo a lavorare in un giornale dove a decidere è il direttore che firma e che è responsabile di fronte alla legge, ho sostenuto sempre le scelte e le ho difese anche quando non le condividevo in ogni occasione, soprattutto negli ultimi tempi, segnati anche da risse e recriminazioni continue su Facebook.
Dal canto mio ho svolto il lavoro di copertura, prima della Campania, poi di tutto il Sud, con passione e onestà coordinando tanti bravi colleghi per quasi vent’anni, secondo quanto previsto dalle regole  di collaborazione a cui ho sempre ottemperato per quanto di mia competenza non ricevendo mai alcuna contestazione dall’editore e dal direttore. Migliaia di chilometri in un territorio in cui la distanza che separa Napoli da Lecce o da Reggio Calabria è la stessa di quella che separa Napoli da Firenze. Giusto per dare una idea.
La guida è stata uno stimolo a girare, scoprire, provare. Sempre con rispetto per chi lavora e mai con l’idea di essere un giustiziere.
La vita è fatta di scelte, ogni ciclo ad un certo punto si chiude. Sarebbe tragico se non fosse così. E anche soprattutto noioso.
Dal primo novembre ho assunto con il Mattino, il giornale e l’editore grazie al quale ho sempre potuto essere libero nelle scelte, nuovi impegni che non avevo in previsione e che mi aprono a nuove affascinanti sfide nei prossimi sette anni.
Ringrazio dunque l’editore, i collaboratori compagni di viaggio di questo ventennio, Enzo Vizzari e Guido Barendson che ha retto negli ultimi anni sino alla edizione 2017 il coordinamento di noi capi-area.
Saluto gli amici del Comitato Esecutivo che si incontrano domani nella riunione annuale al quale per la prima volta in quindici anni non sarò presente.
Auguro a tutti buon lavoro.

 


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