
di Francesca Faratro
Fragranti e con la loro caratteristica forma a ciambella, i roccocò contribuiscono alla meridionale parata dei dolci di Natale.
Fra i primi dolci della storia, nati aggiungendo miele e frutta ad un semplice impasto realizzato con acqua e farina, anticamente venivano cotti sulla pietra rovente.
Più tardi, con la diffusione di diversi ingredienti da parte dei mercati del mare, vennero impreziositi con spezie ed aromi, detto tradizionalmente “pisto”, capace di dar loro il classico sapore delle festività.
Preparati l’8 di dicembre, giorno in cui si festeggia l’Immacolata Concezione, vengono consumati durante le settimane che anticipano il Natale.
La loro croccantezza resta intatta per diversi giorni così da onorare le tavole per un periodo piuttosto lungo.
Se dovessero finire?
Abbiamo la soluzione: facili da preparare, vi sveliamo la ricetta originale della pasticceria Savoia di Amalfi così che potrete mettervi con le mani in pasta e realizzarli ancora!
Roccocò
Di Francesca Faratro
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg. Farina
- 700 gr. Zucchero
- 500 gr. Arancia candita
- 500 gr. Mandorle
- 5 gr. Cannella
- 3 gr. Pisto
- 8 gr. Ammoniaca
- 250 ml. Acqua
- Q.B. Uova
Preparazione
– In un recipiente capiente unire zucchero, arancia candita tagliata a cubetti, mandorle, cannella e pisto e mescolare bene il composto.
– Sciogliere l’ammoniaca nell’acqua tiepida e, a filo, unirla all’impasto precedentemente preparato, continuando ad impastare.
– Setacciare la farina ed incorporarla all’impasto. Lavorare il composto ottenendo un panetto liscio e compatto.
– Dividere l’impasto in piccoli pezzi ed ottenere dei cordoncini le quali estremità verranno unite per creare la classica forma a ciambella del roccocò.
– Disporre i biscotti su una teglia coperta da carta forno e spennellarli con le uova precedentemente sbattute, per renderli lucidi e dorati.
– Cuocere in forno per 20 minuti circa a 220°. Una volta cotti, lasciarli freddare.
– Conservare in scatola chiusa o in sacchetti di cellophane.
Dai un'occhiata anche a:
- Galette des Rois, la torta tradizionale dell’Epifania dalla Francia a Napoli
- Lasagna vegetariana di pane carasau
- Pasta mista, patate, cozze e provola affumicata di Ippolito a Fiumicino chef Marco Fedeli e Andrea Alberghetti
- Le polpette di San Biagio di Antonia Abbatiello Casa Vittoria, Durazzano
- Pere e cioccolato Al contadino non far sapere quanto sono buone
- La carbonara di mare di Benny Gili del ristorante La Baia a Fregene
- Giulio Zoli, ex sous chef di Anthony Genovese, incanta gli allievi AENP a Vicenzacon le sue pizze. Sei ricette per replicarle
- Mare Terra in Sardegna, la ricetta di Tore Ladinetti