Ripartiamo dalla vigna: la potatura invernale all’Antica Masseria Venditti

Pubblicato in: Album
L'arrivo all'Antica Masseria Venditti

di Pasquale Carlo

Non è certamente semplice raccontare l’esperienza della potatura vissuta nel vigneto didattico dell’Antica Masseria Venditti. Bisognerebbe parlare a lungo della serenità e della distensione provate tra i filari che custodiscono i venti vitigni autoctoni  mentre lo sforbicio rompeva il silenzio della sonnacchiosa campagna invernale, delle belle emozioni condivise con l’allegra brigata di questo blog e del gruppo Slow Wine, così come si potrebbero spendere fiumi di parole per il piacevole momento gastronomico che ha fatto seguito alla mattinata nel campo.

Quello che non si può tralasciare è il lato didattico dell’esperienza vissuta, capace di far comprendere con pienezza l’importanza della potatura, da guardare non semplicemente come la prima pratica che si registra nei campi alla ripresa della stagione agricola.   E’ come scendere nelle viscere di un mondo che, per fortuna, mai nessuno potrà dire di conoscere fino in fondo.

Si esce fuori da questa esperienza con la consapevolezza del ruolo fondamentale che assume il potatore nell’ambito della gestione della vigna, sicuramente il ruolo più responsabile. Discutere sui tralci da tagliare, su quello migliore da portare a frutto e su quello che potrebbe essere le scenario della potatura del prossimo anno è come avere tra le mani, mentre si sbrigliano i tralci, un libro le cui pagine raccontano segreti e tecniche che sono frutto di esperienza millenaria.

Ecco perché la mattinata è partita con una lezione sulla potatura. Sotto il gazebo degli ulivi, gli occhi di tutti erano rivolti alle mani di Nicola che spiegavano prima di tutto dove e come eseguire i tagli, per fare in modo che le “ferite” inferte dalle forbici possano cicatrizzare al meglio. Poi le nozioni di tecniche di potatura, usufruendo di diversi tralci, appositamente scelti nelle vigne di proprietà, per schematizzare nel minor tempo possibile le regole fondamentali di una pratica vitale per la sanità e la durata del vigneto. Attenzione puntata sulle quantità delle gemme ibernanti da lasciare con la potatura, fattore legato sia alla produttività dei vigneti che alla robustezza della vite, nonché al sistema di allevamento. Così come è stata illustrata l’importanza di dare alle piante una sistemazione strutturale capace di rendere non solo più facili le future operazioni colturali, ma soprattutto di sfruttare al meglio i fattori meteo, a cominciare da luce e vento.  Già da qui si comprende bene che la qualità delle produzioni che si avranno a vendemmia dipende in buona parte da  queste scelte, accompagnate dalle condizioni meteorologiche dei tre trimestri che segneranno le varie fasi del ciclo della vite. A seguire la seconda fase della lezione, con l’illustrazione degli strumenti impiegati nei campi:  le forbici manuali, grandi e piccole, e comode seghe per tagliare i tralci più legnosi. Il tempo della vestizione e tutti in vigna: quattro gruppi di lavori ognuno guidati da un rappresentante aziendale. Le operazioni sono termine quando era trascorso da poco mezzogiorno, ma nessuno si era accorto del tempo passato in vigna.
A seguire una veloce visita alla cantina prima di trasferirsi nella sala degustazione. Atmosfera familiare, tranquilla per consumare il sostanzioso pranzo invernale preparato da Enza. Piatti immediati, di grande gusto per accompagnare la degustazione dei sette vini aziendali.

Finale con il botto, con Nicola che ha stappato un liquore alle noci del 2001 per accompagnare la torta dedicata alla potatura preparata dalla moglie. Non poteva esserci modo migliore per salutare una giornata veramente interessante, educativa e rilassante.


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version