
di Antonino Siniscalchi
GRAGNANO. Da domenica 22 a martedì 24, Gragnano accende i forni a legna e spalanca le porte al gusto con l’attesissimo “Festival del Panuozzo”, evento enogastronomico che segna l’inizio dell’estate gragnanese e riporta al centro della scena una delle specialità più amate della tradizione locale. Tre giorni di festa in via Quarantola, dove 11 produttori locali proporranno la versione classica del panuozzo – pancetta e mozzarella – affiancata da una selezione di creazioni “special”, una per ciascun produttore, in un viaggio sensoriale che promette di unire innovazione e tradizione nel rispetto delle radici.
Non solo food, ma anche intrattenimento per tutte le età: artisti di strada, dj set, laboratori per bambini e uno spazio inclusivo dedicato alle persone con disabilità arricchiranno l’esperienza dei visitatori. Un’occasione pensata non solo per il palato, ma anche per promuovere una fruizione accessibile, sostenibile e condivisa del territorio. «Come ci piace dire – spiega il sindaco Nello D’Auria – Gragnano è un po’ la Silicon Valley dell’enogastronomia. I prodotti di panificazione sono da sempre un’eccellenza del nostro territorio e in particolare il panuozzo sappiamo tutti che è nato a Gragnano, dove è stato pensato, reinventato e rinnovato».
L’evento, patrocinato dalla Città di Gragnano e dalla Regione Campania, sarà illustrato nel dettaglio con la presentazione ufficiale del programma nei prossimi giorni, ma l’atmosfera è già carica di entusiasmo. Il sindaco Nello D’Auria sottolinea il valore strategico di un’iniziativa che negli anni ha saputo coniugare promozione del territorio e crescita identitaria.
«Avremo undici stand per degustare il Panuozzo di Gragnano – afferma Ciro Minopoli, presidente dell’Associazione produttori Panuozzo di Gragnano – quello realizzato solo con impasto dedicato come da disciplinare di tutela. Gli stand saranno gestiti ovviamente da attività e da aziende che fanno parte dell’associazione che mi onoro di rappresentare che proporranno undici farciture, una diversa per ogni produttore, tutte realizzate con prodotti a chilometro zero».
La kermesse di quest’anno assume un significato particolare anche sul piano emotivo, con una dedica speciale a Gianni Rossetti, figura storica del panorama gragnanese e tra gli organizzatori della primissima edizione della “Festa del Panuozzo” negli anni Novanta. Un tributo sentito a chi ha creduto sin da subito nel potenziale di un prodotto semplice, ma capace di diventare simbolo.
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