di Gennaro Miele
Il fascino di alcuni vigneti è quello di essere nascosti, un po’ come il vino all’interno di una bottiglia che nulla lascia intravedere.
Napoli è una delle poche città al mondo in cui dietro cancelli e mura si celano segreti gioielli naturali, testimonianza di enoiche avventure iniziate in un passato cui siamo legati come un grappolo alla pianta.
Nella zona di Posillipo, sporgendosi al di là di queste mura si intravede il mare, tra questo e lo sguardo lo spazio è occupato dai pendii della collina che ospitano inaspettati vigneti metropolitani, di Falanghina e Piedirosso principalmente.
Testimonianza di storie di sorsi sfogliate ogni giorno da sole e vento.
In questi terreni è scritta la storia di Salvatore Varriale e dei suoi cari, del ristorante di famiglia, Rosiello e dei vini che vi vengono offerti, prodotti con verace passione.
La sua Falanghina si chiama Mare Chiaro, IGP Campania.
Dell’annata 2018 la parola d’ordine è leggerezza, nel calice sembra essersi trasferita quella del paesaggio che si ammira, leggera come l’isola di Capri sospesa nell’orizzonte.
Il colore è giallo paglierino con tenui riflessi verdolini, emergono al naso frutto di pera e melone bianco, erba fresca e fiori bagnati e un sentore acidulo che dona freschezza.
In bocca ha grande piacevolezza, leggera eleganza, alta bevibilità legata ad una bassa gradazione alcolica, 12.5%, che lo rende un calice estivo, morbido, secco con leggera sapidità, dono del terreno e dei venti marini, finale gradevolmente amarognolo che lo abbina magnificamente a spaghetti con le telline.
Mare Chiaro è un vino che ha sentimenti buoni e che prima ti sussurra la sua storia, appoggiato a quei muri di tufo, poi te la canta come fa Toni Servillo, accompagnato alla chitarra da Fausto Mesolella, mentre interpreta Anema e Core.
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Azienda Agricola Varriale
Via Santo Strato, 10,
80123 Napoli NA
www.ristoranterosiello.it
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Fonte: www.metropolisweb.it/metropolisweb/category/gusto/
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