di Tiziano Terracciano
Visciano è impresso nella mia memoria sin dalla fanciullezza, quando in alcune uscite domenicali, tipiche degli anni ’80, si andava in giro per la Campania seguendo la mappa dei santuari. E “‘ncopp Visciano” si andava per visitare il Santuario della “Madonna Consolatrice del Carpinello” e i Camaldoli.
Ma Visciano non è solo religiosità e spiritualità, e lo si capisce percorrendo la strada che porta su fino ai 350 metri di altitudine, avvolti dai boschi e soprattutto dai tanti noccioleti che rappresentano il fulcro dell’economia agricola di questo paese ubicato tra la “Comunità Montana del Vallo di Lauro e Baianese” e la “Bassa Irpinia” essendo l’ultimo comune della provincia di Napoli e quasi del tutto circondato dalla provincia di Avellino.
I Boschi sono anche terreno fertile per il re dei funghi, il Porcino che, in questi periodi, è possibile trovare fresco da cucinare in questa Trattoria a conduzione familiare che prende il nome dall’omaggio fatto al papà di casa, che come è possibile intuire fa il falegname di mestiere.
Qui da circa 6 anni si fa “casa e puteca” in quanto la maggior parte dei lavoratori e gestori vivono nei piani superiori della casa alle cui spalle viene coltivato l’orto e vengono allevati alcuni animali da cortile.
La FrontWoman del locale è sicuramente Stella che si occupa dell’accoglienza, di servire ai tavoli e di dare tutte le informazioni sulle materie prime utilizzate e sulle preparazioni fatte secondo tradizione dalla mamma in cucina.
L’antipasto della casa è molto ricco ma, poiché vogliamo assaggiare anche altre specialità della casa, decidiamo di ordinare solo alcuni componenti di esso e precisamente:- le rondelle di Braciola di Cotica avvolta con aglio, pepe e prezzemolo; -la Parmigiana di Melanzane che qui viene fatta semplicemente indorando e friggendo le melanzane con l’uovo delle proprie galline e condendo con il sugo delle proprie “bottiglie di pomodoro” e il Parmigiano; -i Formaggi di Pecora provenienti dal territorio Avellano del Partenio (Ricotta salata, Caciotta alle Noci e Caciotta con Peperoncino, Noci e Rucola). Il tutto accompagnato da uno dei pani casarecci prodotti a Visciano.
Come dicevamo, in questo periodo, è impossibile rinunciare a qualche pietanza con i Porcini freschi locali e così ordiniamo una classica Pappardella condita semplicemente con quei funghi belli carnosi e saporiti, l’olio extra vergine delle olive del Vallo di Lauro ed il prezzemolo, senza i pomodorini che qui solitamente si aggiungono.
Un altra pietanza da provare è sicuramente lo Stoccafisso che viene proposto o con i Paccheri o in Bellavista. Optiamo per questa seconda variante con una marcata e bella nota piccante che rende ancora più intrigante quel bellissimo pezzo di Curuniello proveniente da Somma Vesuviana.
Ci viene poi lo sfizio di assaggiare i crocchè di produzione propria fatti con il pepe ed il prezzemolo che si sentono perbene, e la provola che si fonde formando la goccia quando lo si apre con le mani. Ed è con le mani che lo si deve mangiare, senza usare le posate, per assaporarlo e godere al meglio.
Da bere abbiamo scelto una bottiglia dall’esposizione in sala poiché l’Aglianico della casa era un po’ troppo asprigno per i nostri gusti. Precisamente abbiamo bevuto un Aglianico Irpino delle Cantine di Taurasi delle Tenute Zeuli.
Per finire non poteva mancare un pezzetto di Sbriciolona con ricotta ed amarene preparata da Stella e il Nocillo artigianale nuovo, ottimo nonostante fosse ancora in corso di affinamento.
La Cucina di Mastro Geppetto
Via G. Verdi, 60
80030 Visciano (NA)
Tel. 328 347 8551
La Cucina di Mastro Geppetto
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