La Vignarola più buona di Roma? La classifica di Giacomo A. Dente sul Messaggero

Pubblicato in: Curiosità

di Ilaria Pipola

La Vignarola, chiamata così per la coltivazione di certi ortaggi (carciofi, piselli e fave)  tra le vigne, è un tipico piatto romanesco della stagione primaverile, dall’origine castellana. I sapori dell’orto si uniscono a due prodotti tradizionali del territorio laziale: la mentuccia e il guanciale. Scorrendo la classifica, di questa settimana di Giacomo A. Dente, su “Il Messaggero” , scopriamo i 10 migliori locali, in cui, secondo lui, si potrebbe mangiare un buon piatto “vegetariano”, come la vignarola.

Primo classificato Camponeschi, che presenta una vignarola freschissima, direttamente con gli ortaggi di Campo de’ Fiori, e l’aggiunta di una cialda di pecorino, a 16 euro.

Subito dopo  Paris, ristorante tipico romano, che propone una vignarola “equilibratissima di sapori e di profumi. Giusta nella sua umidità e cottura degli ingredienti”, a 10 euro

Una tipica e fresca vignarola romanesca, si trova da Costanza, nei pressi del Teatro di Pompeo, che si aggiudica il terzo posto, a 13 euro.

Famoso per la qualità dei prodotti Trimani, quinto posto, presenta una vignarola “gustosa e controllata nei suoi equilibri” , a 9 euro.

Quinto posto per Galleria, locale trendy, che propone nel suo menù anche piatti tradizionali, come la vignarola, ma in versione elegante, a 11 euro.

Sagra del Vino alla Balduina è sesto classificato. Locale POP, in cui si “ritrovano i sapori della cucina romanesca, compresa una vignarola umorosa e gagliardamente accostata a un generoso guanciale”, a 5 euro.

Al settimo posto si trova Flavio al Velavevodetto, che con il vicino mercato di Testaccio, prepara una vignarola con materie prime di “qualità”, a 9 euro.

Nello L’Abbruzzese si aggiudica l’ottavo posto, con una vignarola, “davvero impeccabile per sapori e frescehezza”, a 10 euro.

Gli ultimi due posti sono rispettivamente per Otello alla Concordia, che presenta una vignarola buona e saporita, a11 euro, e La Rosetta, con una vignarola originale, di pesce: “combinazione di calamari e mazzancolle sfumati al Moscato sulla vignarola, con mandorle, è davvero un gioco di sapori”, a 20 euro.

Per l’abbinamento di vini nella classifica sono indicati i bianchi di buona struttura aromatica (Orvieto o Vermetino di Sardegna), aggiungerei anche alcuni vini trentini, che presentano le stesse caratteristiche. Per il rosso Dente suggerisce il Rosso di Montefalco, ma anche un Merlot IGT Lazio potrebbe abbinarsi bene.

 

 

 


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