Le (insolite) polpette di pollo e peperoni

Pubblicato in: La stanza di Carmen

Di Carmen Autuori

Definire la polpetta, sia essa di carne, di pollo, di verdura o di pesce semplicemente pietanza da annoverare tra gli antipasti, i secondi oppure – in versione mini – tra i finger food serviti in accompagnamento agli aperitivi, è estremamente riduttivo.

La polpetta racchiude un universo di sapori, di colori, di odori e diventa capolavoro nelle mani sapienti di nonne e mamme che, con l’aggiunta del pane raffermo, elemento imprescindibile, riescono ad ottenere una sorta di moltiplicazione degli ingredienti, spesso anche dagli avanzi. In altri termini, la polpetta è un cibo ‘sentimentale’.

Esplicativa è già la radice etimologica della parola: polpetta deriva dal latino “pulpa” ed ha a che fare con il gesto del “toccare”, del “palpare”, ma anche del “palpitare”.

Il suo nome compare per la prima volta nel “Libro de arte coquinaria” di Maestro Martino da Como, nel Quattrocento.

Sebbene Pellegrino Artusi ne abbia dato per la prima volta dosi e dettagliate fasi di esecuzione, è stata da sempre protagonista della cucina povera, quella che sconfiggeva la fame senza sacrificare il gusto.

Oggi vi racconterò di polpette un po’ insolite a me particolarmente care la cui ricetta è il regalo – ma anche il testamento – ­­­­­­­­­­­­­­­­­di mia nonna, convinta fautrice della cucina antispreco.

Si possono realizzare con qualunque tipo di carne avanzata, anche cotta, il segreto è di arricchirle con una verdura dal gusto intenso. Queste sono composte da carne di pollo arrosto e peperoni.

 

Polpette di pollo e peperoni

Di Giovanna Ligurso
Ricetta raccolta da Carmen Autuori

Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Tagliare a dadini i peperoni, versarli in una larga padella con un paio di cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e farli stufare.
A fine cottura sollevare l’aglio e salare.
Conservare l’olio di cottura in padella.
Tritare nel mixer la carne di pollo arrosto, dopo aver provveduto a togliere la pelle ed ogni eventuale nervetto.
Mescolare il trito con le uova leggermente battute, i peperoni freddi e ben sgocciolati, il pane precedentemente ammollato e strizzato, i formaggi, il prezzemolo tritato, il sale ed il pepe.
Formare delle sfere della grandezza di un piccolo mandarino.
Aggiungere nella padella il restante olio e, quando si è riscaldato, cuocere a fuoco dolce le polpette da entrambi i lati.
Servire ben calde.
Per rendere più completo il piatto si possono servire anche su una base di sugo al basilico. In tal caso, è opportuno sostituire il prezzemolo del ripieno con qualche foglia di basilico sminuzzata.


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