
Il tempo è uno stato mentale, non solo per gli uomini a quanto pare, o come diceva Albert Eistein: “Il tempo e’ un’illusione”. Oppure semplicemente nessuno ha detto a questo Pergole Torte del 1999 che sono passate quasi 18 vendemmie.
Sorprendente, ancora fresco, con una spalla acida sostenuta da una frutta sotto spirito e non materica. La prima sensazione al naso e’ quella di sottobosco, poi arriva la frutta rossa, ciliegia, lampone e amarena, nuance nette ed eleganti.
Una nota balsamica, presente e mai invasiva viene fuori a sbuffi, seguita dalla cannella e dalla noce moscata. Dopo qualche minuto di ossigenazione, ha il sentore pungente del cuoio e quello morbido del caramello. Il finale è quasi “mordibile” passando dal caffè al cacao amaro fino alla liquirizia, tutto aggraziato ed estremamente raffinato.
Un finale lungo ma non lunghissimo al palato, di un’eleganza strepitosa, cesella e ripropone tutte le sensazioni avvertite al naso, la seta è il paragone più calzante. Un vino che emoziona, dopo 18 anni probabilmente raggiunge il suo azimut, in abito da sera come piace a me.
Da bere ascoltando Fly Me To The Moon cantata da “The Voice” Frank Sinatra.
Le Pergole Torte – Montevertine:
Regione: Toscana;
Uvaggio: 100% Sangiovese;
Resa vino/ha: hl 40;
Fermentazione alcoolica: in vasche di cemento per circa 25 giorni;
Fermentazione malolattica: in vasche di cemento;
Invecchiamento: 12 mesi in botti di rovere di Slavonia, 12 mesi in barriques e circa 6 mesi in bottiglia;
Temperatura di servizio: 17-18°;
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