Nino Di Costanzo più Franco Pepe più Alfonso Pepe: una serata indimenticabile a Caiazzo

Pubblicato in: La Pizza e basta
Alfonso Pepe, Nino Di Costanzo e Franco Pepe


di Alfredo Marino

Quando il filo conduttore di una cena è il territorio non può non nascere un grande evento. Ma cosa succede se all’interno di un menù da ristorante stellato troviamo, al posto del primo, una pizza…anzi, due?

A Caiazzo, da Pepe in Grani, Franco Pepe, lo chef pluristellato Nino Di Costanzo e il maestro pasticciere Alfonso Pepe hanno dato vita ad un evento che vuole promuovere il territorio campano e dare una mano alla comunità locale devolvendo parte dei ricavi in beneficenza.

Ad aprire la serata è l’antipasto di Nino Di Costanzo: Gamberi Rossi, ricotta al limone, crema di piselli con i suoi germogli e fiori, un assaggio di mare direttamente dalle terre d’origine dello chef; piatto dalla grande freschezza ed elegante delicatezza. In abbinamento, un Aglianico rosato di Feudi San Gregorio ha donato la giusta acidità.

A seguire, le pizze del Maestro Franco Pepe: la mediterranea “Il Sole nel Piatto” con pomodorini del Piennolo, crema di alici, pomodori secchi in pasta e basilico e l’innovativa “Margherita Sbagliata” con mozzarella alla base e pomodoro al di sopra, accompagnate dalla “Cobultera” del birrificio casertano Karma, una birra non filtrata, corposa, con note dolci e leggeri sentori di lievito.

Ritorna poi lo Chef Di Costanzo con un secondo che sembra farti tornare bambino: guancia di bue brasata al pallagrello -vitigno autoctono casertano- con patate al latte e miele; un piatto dai grandi contrasti: corposità, dolcezza e acidità; un Casavecchia, il Centomoggia delle cantine Terre del Principe, ha accompagnato il piatto egregiamente.

La chiusura della serata spetta all’altro Pepe – Alfonso- con tre assaggi che profumano di novità e provocazione: Babà in barattolo alla mela Annurca; Pastiera Lievitata, versione alleggerita della Pastiera tradizionale trasformata in lievitato; Babà a modo mio, ovvero un babà con meno liquore ripassato nel forno a legna con crema di mozzarella, crema di basilico e pomodoro, dedicato alla margherita sbagliata.

In abbinamento un passito secco, un’ Isola D’Ischia Giardini Arimei Fratelli Muratori, vino con una nota dolce appena accennata, dall’acidità importante, con note all’olfatto di lavanda e uva passa.

Una piacevole serata trascorsa nella cornice dello splendido locale di Franco Pepe che, da grande padrone di casa, è riuscito a creare un’atmosfera di eleganza e ospitalità, portando a tavola grandi finalità e dimostrando ancora una volta che alla crescita non vi è mai fine e che in questo campo non esistono punti d’arrivo.

Fotoservizio di Luigi Savino


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