Olio extravergine di oliva di qualità in vendita al Supermercato?

Pubblicato in: Curiosità
Olio - Fresco market

di Fabiola Pulieri

Come si fa a scegliere il miglior olio extravergine di oliva in commercio? Solitamente si va dal produttore oppure in frantoio, oleoteca o negozio specializzato, oppure ci si fa consigliare da un amico esperto o dal negoziante di fiducia. E al Supermercato? Quando si deve decidere tra gli scaffali della Grande Distribuzione come si fa a fare la scelta giusta? In fatto di olio extravergine di oliva ci sono molte catene di Supermercati che oltre alle solite offerte “specchietto per le allodole” pubblicizzate sui volantini hanno selezioni territoriali o bottiglie brandizzate, ma sono davvero poche, anzi pochissime! Al contrario il reparto dedicato ai vini nella maggior parte dei casi è suddiviso per regione con ampio spazio dedicato alle bollicine e a bottiglie costose generalmente vendute su richiesta e messe sotto chiave in apposite vetrine. Bene, è certo che l’olio extravergine di oliva sulla distribuzione deve ancora fare passi da gigante, ma da qualche parte bisogna pur incominciare ed è così che è iniziato il percorso, non senza curve e salite, di un gruppo di produttori che grazie all’aiuto di un consulente e selezionatore di olio evo di qualità hanno iniziato a vendere in GDO. Le aziende sono sette: Oro di Rufolo (Puglia), Sabino Leone (Puglia), Trespaldum (Molise), Caliptra e Mignola (Toscana), Colli Etruschi (Lazio), Agricadd – Oro di Giano (Umbria) e Baglio Ingardia (Sicilia). Il consulente che ha avuto l’ispirazione di proporre il progetto alla Grande Distribuzione, facendo da trait d’union tra le parti coinvolte, è Piero Palanti amico dei produttori e autore della Guida online Extravoglio mentre il Supermercato è il Fresco Market che ha circa cento punti vendita in Italia, concentrati per lo più al centro nord.

Il vecchio proverbio “l’unione fa la forza” in questa circostanza è servito a dare il via ad un progetto che è in poco tempo è diventato realtà. Da qualche settimana infatti nei punti vendita di Fresco Market è possibile trovare sullo scaffale dedicato all’olio ben sette etichette, dei sette produttori di cui sopra, che vogliono essere l’inizio di un nuovo cammino finalizzato a sensibilizzare alla scelta del giusto olio extravergine di oliva i consumatori che, al prezzo uguale per tutti i produttori di €9,90 a bottiglia da mezzo litro, possono spaziare in fatto di gusto abbinamenti e territorio per iniziare a capirne le differenze e apprezzarne il valore.

Fresco Market ha approvato subito l’iniziativa promuovendo con interesse prodotti diversi per sentori e intensità che si prestano a differenti utilizzi in cucina consentendo ai suoi clienti di scoprire cultivar e aziende diverse allo stesso prezzo fisso così da non dover fare una scelta in base al costo ma solo in base alla curiosità e al gusto.

Questa novità di mercato (o supermercato potremmo dire!) ha riscosso grande successo tra i consumatori e anche interesse tra le aziende produttrici che stanno chiedendo di entrare a far parte del progetto intravvedendo in questa opportunità una via d’uscita al fermo nella distribuzione  creato dalla pandemia, difficoltà molto percepita da alcune piccole aziende che negli anni avevano sviluppato la propria clientela soprattutto nel campo della ristorazione.

Nell’ottica sempre più importante e richiesta dal settore dell’olio extravergine di oliva di rendere il consumatore più consapevole e capace di scegliere e discernere tra qualità e convenienza, questa occasione è da vedere sicuramente in senso positivo perché in tempo di pandemia e di crisi può essere utile scegliere meglio e bene risparmiando denaro e propendendo verso la salute e non più verso il risparmio a scapito di quest’ultima. A chi ribatte che le condizioni espositive del prodotto, le luci e le condizioni ambientali dei Supermercati non sono idonee alla vendita di olio di qualità e non ne esaltano il valore, bisognerebbe dire che imparare a conoscere la materia prima, avere la possibilità di confrontare prodotti diversi e apprezzarne le differenze è un primo passo per la formazione dei consumatori e per la costruzione di una consapevolezza del cibo che va verso la qualità perché come ha detto il giornalista e saggista statunitense Michael Pollan: “il cibo a basso prezzo è un’illusione, non esiste. Il vero costo del cibo alla fine viene pagato da qualche parte e se non lo paghiamo alla cassa, lo paga l’ambiente e la nostra salute”.


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