Opera Restaurant al Vomero: la cucina creativa di Raffaele Campagnola e il rito del tè di Riccardo Abbruzzese

Opera Restaurant
Via Simone Martini, 2
Telefono: 081 048 0758 – 338 6847227
Aperto la sera e domenica a pranzo

Opera Restaurant -Raffaele Campagnola

di Antonella Amodio

Tre soci: Marcello Frungillo, Guido Guida e Ciro Zambardino hanno dato vita a Opera Restaurant nel cuore del Vomero, a Napoli, con un format gastronomico molto interessante, che abbraccia la cucina campana in primis, con rimandi a quella partenopea e a quella creativa italiana in generale.

Intanto la location, dal mood cosmopolita, che conta solo trenta coperti sistemati su due livelli e dove si respira ricercatezza nell’arredo e una certa cura del dettaglio.

Opera Restaurant è la combinazione di tante cose, che alla base del progetto vede una forte identità culturale, che fa salti incredibili arrivando persino a richiamare l’Asia con il rito del tè, facendo una sorta di “tea pairing”.

Ma veniamo alla proposta gastronomica di chi rende speciale la cena, rigorosamente a lume di candela. Al comando dei fornelli c’è lo chef Raffaele Campagnola che di cucina ne sa, viste le sue numerose esperienze, tra le quali quella molto lunga con Gianluca D’Agostino al Veritas.

Il menù propone piatti dai sapori mediterranei che si presentano in chiave contemporanea, dove un pizzico di innovazione non guasta.

La sfera di gambero ripiena di burrata, germogli di campo, cialda al nero di seppia e caviale di Campari, ne è un esempio.

Molto buono l’uovo poche, vignarola, fonduta di provola e tartuto nero, dove è evidente la mano dello chef nella perfetta cottura dell’uovo, mentre tra i primi segnalo i paccheri di Gragnano al ragù di seppie, peperoncini verdi e datterini, e i tortelli ripieni di taleggio di bufala alla genovese e aria al basilico.

Ottima cottura per l’anatra, accompagnata dal tè preparato a tavola e servito secondo il rito (direi cerimonia) cinese dal direttore di sala Riccardo Abbruzzese, che coinvolge gli avventori in tutte le fasi della preparazione della bevanda, dalla scelta degli oggetti, alla preparazione, al servizio, fino al modo di gustare il tè, del quale seleziona la varietà in base alla pietanza, in questo caso Pu’er shengpu raccolto primaverile 2017, con una nota vegetale e un sorso dalla sensazione burrosa che ha reso l’anatra particolarmente interessante.

Molto buoni i dessert, come il semifreddo al cioccolato fondente e rum, caprese, crema inglese alla vaniglia, mandorle e spugna alla nocciola, e la mousse di ricotta e pera, biscuit alle mandorle al Poire Williams & Cognac e noci caramellate.

Ampia carta dei vini con etichette per nulla scontate e con la presenza di produzioni biologiche e biodinamiche.

 

Costo medio di tre portate € 50,00 esclusivo i vini.

 

Opera Restaurant
Via Simone Martini, 2
Telefono: 081 048 0758 – 338 6847227
Aperto la sera e domenica a pranzo


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