Osteria Diabasis, Ascea, avevo una zia in Cilento e non lo sapevo

Pubblicato in: Curiosità

di Marco Galetti 

Dopo tanto girovagare tra stellati, cucine gourmet, trattorie, osterie, vinerie, visite e rivisitazioni,  arie di basilico e arie di supponenza, ieri sera sono stato a cena da mia zia Nellina, che, con sapienza, usa prodotti del territorio e, fortunatamente, mette “da mangiare “ sul fuoco e  non nelle buste, due punti:

Osteria Diabasis, la scalinata d’ingresso di questo antico frantoio e, probabilmente, ex palazzetto nobiliare

Osteria Diabasis, una delle accoglienti salette di questo locale gestito con passione da Nellina e da suo marito Franco 

Osteria Diabasis, la buona pizza di Gianluca in apertura di serata

Osteria Diabasis, scorrono alle pareti immagini del Cilento…

Osteria Diabasis, la donna con la cesta ci ricorda com’era questa terra che sta cambiando ma senza alcuna fretta

Osteria Diabasis, bietoline e patate

Osteria Diabasis, melanzane e pomodori 

Osteria Diabasis, fagiolini

Osteria Diabasis, cicerchie e totanetti locali

Osteria Diabasis, patate e verdure

Osteria Diabasis, zucchine

Osteria Diabasis, l’alice nel locale delle meraviglie 

Osteria Diabasis, salumi e formaggi locali

Osteria Diabasis, fusilli al ragù cilentano, monoporzione nel coccio

Osteria Diabasis, carne da lunga cottura e bracioline, dopo aver donato gusto, sapore e consistenza al sugo serviranno sia per arricchire i fusilli che come secondo di terra per volare tre metri sopra il cielo…

Osteria Diabasis, cannolo cilentano

Osteria Diabasis, il tiramisù sopra media nazionale, non è un’affermazione a caso ma il mio pensiero dopo averne assaggiati molti

Osteria Diabasis, Nellina, la signora che ha “fatto da mangiare” per noi viandanti di passaggio, Diabasis in greco antico significa passaggio, un passaggio qui è d’obbligo, la signora ha testa e mani d’oro, usa poco olio e quel poco è un extravergine locale, monocultivar pisciottana della Tenuta Colline di Zenone di Ascea

Osteria Diabasis, l’insegna, cosa c’insegna questa parabola:

sicuramente una cosa, che ogni fufblogger che si rispetti deve saper ascoltare il richiamo della foresta, deve avere un minimo di  onestà intellettuale per poter ammettere prima a se stesso e poi nero su bianco, che non si vive solo di alta ristorazione, che, pur senza rinnegare nulla (ben vengano quindi chef  di grande abilità, di sapienza, di tecnica e di rinnovamento) l’uomo normale ha bisogno spesso, e soprattutto volentieri, di cucina normale, di belle persone che “fanno da mangiare” bene come mia zia Nellina, magari ce l’avessi una zia Cilentana…

Osteria Diabasis
Via XXIV Maggio
Ascea SA


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