Osteria Robebuone, nel borgo medievale di Oreno uno gnocco fritto da podio

Osteria Robebuone

di Marco Galetti

Osteria Robebuone, la sala, uno scorcio, continua dopo le immagini della mia recente sosta domenicale…***

Osteria Robebuone, extra menù, bella la presentazione in un’albanella (osservata con discrezione al tavolo accanto) che consente di racchiudere calore e profumi, lasciando al cliente la gioia di “scartare il pacco”

Lambrusco IGT da Agricoltura Biologica di Venturini Baldini (un’azienda a conduzione biologica da oltre 20 anni) per l’Osteria Robebuone, 100% Lambrusco Salamino di Santa Croce (€18), la carta dei vini, accessibile e commisurata a livello di prezzo alla proposta solida, offre anche qualche etichetta di maggior pregio per potersi sbizzarrire, in osteria si tengono saltuariamente corsi di degustazione vini che si concludono con una cena didattica e golosa per poter godere degli abbinamenti appresi sulla carta e nel calice

Osteria Robebuone, cestino di gnocco fritto di assoluto valore e digeribilità, lo gnocco viene servito al tavolo appena fatto, cotto alla perfezione, bollente, grado di unto vicino allo zero

Osteria Robebuone, il piatto per nulla striminzito di crudo di Parma, che include un cestino di gnocco fritto, vale tutti e dodici gli euro richiesti

Osteria Robebuone, gnocco fritto e crudo, dettaglio

Osteria Robebuone, gnocchi al ragù (€10), sono gnocchi artigianali prodotti dall’Azienda Agricola Fortuna (a km.1 scarso) con la patata bianca del borgo di Oreno, patata che ha ottenuto la Denominazione Comunale e che si presta particolarmente a questa preparazione, in carta gnocchi declinati e conditi in quattro o cinque modi diversi

Osteria Robebuone, capocollo di Martina Franca, Presidio Slow Food, il capocollo che ci è stato servito è  Cervellera, premiato come miglior produttore dei Capocolli Martinesi, i cui animali vivono allo stato brado nutrendosi di fragni, non ho ritrovato l’amato capocollo di cinta senese ma mi è sembrato comunque un salume di livello medio alto e sicuramente  di soddisfazione, qualora, per esempio, un fiduciario Slow Food dell’Agro Nocerino Sarnese, assaggiatore di salumi con la A maiuscola come la sua stazza che rassicura, non dovesse pensarla allo stesso modo, sono qui per ascoltarlo, per confrontarmi e per capire, per questo e per molto altro lo ringrazio in anticipo e mi scuso per l’uso personale del servizio pubblico

Osteria Robebuone, gnocco fritto e capocollo, dettaglio, il piatto (€13,50) include un cestino di gnocco fritto, boccone goloso, indubbiamente

Osteria Robebuone, la lavagna con la proposta dei dolci del giorno arriva al tavolo con il sostegno di una cortese, sorridente e solerte ring-girl che mette a segno un colpo alla cintura


Osteria Robebuone, tiramisù (€6), il colpo alla cintura prima del caffè e del conto davvero onesto

recente sosta domenicale…***  ,dicevo, in un piccolo locale brianzolo specializzato nell’offerta di salumi, formaggi, gnocchi di patate e gnocco fritto (la gnocca bisogna portarsela da casa), in carta, oltre a quanto evidenziato con immagini e didascalie, anche culatta delle terre di Canossa (sia cruda che cotta al forno), burrata pugliese, pecorino sardo e manzo all’inglese, il piatto più caro è quello composto da burrata e capocollo a euro sedici.

Completano l’offerta i dolci evidenziati sulla lavagna, tutti rigorosamente di produzione propria e un paio di altri secondi piatti.

Anche in virtù delle precedenti esperienze, credo sia giusto indicare la strada per questo luogo situato nel centro storico di un borgo medievale che merita una sosta, una gita in giornata a meno di un’ora da Milano consentirà al viandante curioso di rifocillare corpo, mente e spirito… cibo, cultura e un po’ di sano e religioso silenzio in un convento assolutamente da non perdere.

Oreno, vecchia corte ristrutturata

Oreno, indicazioni storiche, accanto al Casino di caccia dei Borromeo c’è la casa del Salaino, garzone, modello ma non solo di Leonardo da Vinci

Oreno, Villa Gallarati Scotti, villa di delizia, buen retiro dei nobili nei periodi di villeggiatura, nel milanese questo genere di ville si trova in Brianza, appunto, o lungo il corso dei Navigli

Oreno, la salita al Convento dei Cappuccini, con la piccola Chiesa, il chiostro, i frati, il tutto pervaso da un silenzio dimenticato, si ritiene che il Convento possa essere stato fondato proprio da San Francesco attorno all’anno 1215

Detto questo, per tornare al capitolo cibo, dopo aver visitato la sala capitolare o per lo meno, il bellissimo chiostro, credo di aver trovato all’Osteria Robebuone, nel borgo medievale di Oreno, una bella accoglienza, gentile, premurosa e senza invadenza, Francesco si è dimostrato attento e preciso e non ho nulla da dire se non complimentarmi per la qualità di quanto degustato in questo luogo caldo che può accogliere una trentina di avventori.

Una nota di merito va sicuramente allo gnocco fritto, (se non siamo ai livelli della Trattoria Campanini poco ci manca) cavallo di battaglia, preparazione imperdibile e vanto di questa osteria che ha saputo contenere le voci sulla carta delle vivande, offrendo poche ma mirate scelte; avere e mantenere un’identità è un pregio che trova continui consensi (qui è difficile trovare posto) tra i golosi girovaghi lombardi, in fondo, piuttosto di liste infinite e preparazioni mediocri, meglio essere cintura nera nelle arti parziali.

Una carta a prima vista senza pretese ma che credo abbia la pretesa, riuscendoci, di saper offrire poche “Robebuone” mirate, di qualità e ad un prezzo più che onesto, prezzo che consente, anche alle coppie più giovani, una sosta economicamente sostenibile distante anni luce dalle scelte obbligate di altri locali “fast” che agli stessi prezzi offrono ben poco sia in termini di food che di location; l’Osteria Robebuone, Oreno e il suo minuscolo centro storico sono un indirizzo sicuro che mi sento di consigliare mettendoci la firma.

Osteria Robebuone
Via Borromeo 5
Oreno di Vimercate MB
https://www.robebuone.it/


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