Pasticceria Di Costanzo a Napoli

Pubblicato in: Pasticcerie e Gelaterie
Mario Di Costanzo

di Dora Sorrentino

Il mondo della pasticceria napoletana è molto legato alla tradizione. Mario Di Costanzo ha portato a Napoli quel tocco di novità che ha fatto la differenza. La sua esperienza nella pasticceria di famiglia a Piazza Cavour comincia nel 2000, dopo essersi diplomato al liceo classico. Attirato dal fluido magico di questo mondo, è partito da zero, svolgendo i lavori più semplici, aiutando il padre a portare avanti l’azienda nata negli anni ’80, come laboratorio che riforniva strutture esterne.

Proprio il padre Umberto è da sempre il suo punto di riferimento, il suo maestro di vita, colui che gli ha insegnato come si sta in una pasticceria, come si affronta un lavoro che per tante motivazioni risulta particolarmente difficile, a partire dagli orari, visto che si comincia tutt’oggi a lavorare di notte.

Ad un certo punto, Mario si rende conto che la mole di lavoro è abbastanza imponente, visto che sempre più strutture richiedevano i loro prodotti, per cui decide di dare una svolta, che arriva nel primo decennio del nuovo millennio. Ingrandisce il laboratorio, installando anche un piccolo punto vendita poco distante e comincia a girare varie città, anche all’estero, per frequentare corsi di pasticceria, non solo italiana ma anche francese, partendo nel 2011 con la Boscolo Etoile Academy.

La curiosità è il motore che ha da sempre spinto Mario Di Costanzo a conoscere ed a studiare per imparare e carpire i segreti del mestiere. Il suo obiettivo è quello di creare una nuova linea di dolci che lo identificasse e lo distinguesse dagli altri. Non è stato semplice per lui proporre una pasticceria contemporanea, ma alla fine il suo obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Ci ha messo la faccia, esponendosi in pubblico la domenica, dietro al suo banco, per far assaggiare i suoi prodotti che sono stati subito apprezzati ed hanno riscosso un grande successo. Il momento del cambiamento anche nel campo mediatico e social è arrivato grazie alla partecipazione ad un programma televisivo, ma soprattutto grazie al lancio di un dolce che ha fatto la fortuna di Mario Di Costanzo: la cassata nera, che è una rielaborazione del classico dolce siciliano. L’idea nasce da una domanda che Mario si è posto: perché non tutti mangiano un dolce così tipico? Così ha deciso di riformularlo, dando al suo elaborato tutti gli elementi che rappresentano l’ equilibrio di un piatto. Il dolce ha una glassatura fondente, viene decorato con cioccolato e oro, all’interno c’è un pan di Spagna alla mandorla, su un fondo di frolla croccante alla mandorla, con marmellata di arance rosse, mousse di ricotta di pecora e scaglie di cioccolato fondente. I dolci tradizionali sono stati rivisitati per quanto riguarda gli ingredienti, è stata fatta un’attenta ricerca sui prodotti di qualità da utilizzare in pasticceria per migliorare e rendere ancora più identitaria la pasticceria di Mario Di Costanzo. In molti condividono la teoria che oggi i social siano fondamentali per farsi conoscere e Mario ha sposato appieno questa scuola di pensiero, occupandosene personalmente. Egli stesso definisce per primo la sua una “pasticceria di stampo francese ma di gusto italiano”, ricercata anche dal punto di vista estetico. Oggi Mario lavora con suo padre, che si occupa della fattura dei dolci tradizionali e dei lievitati, e con il fratello Daniele ed è supportato da una squadra di tutto rispetto. Inoltre è docente di pasticceria in numerose scuole in tutta Italia.

Durante il lockdown, quando l’attività era limitata al delivery, è nato il Dolce Totò, una torta dedicata all’artista napoletano, fatto con pan di Spagna al cioccolato, croccante al caffè, crema pasticcera al caffè, caramello salato, cioccolato fondente e sfoglie croccanti di cioccolato fondente, nato a scopo solidale, perché il ricavato va in beneficenza al Centro diurno per bambini disagiati del Rione Sanità.

 

Pasticceria Di Costanzo

Piazza Cavour, 133 – Napoli

Tel. 081450180

www.dicostanzopasticceria.it

Aperto tutti i giorni, chiuso il martedì


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