
di Enrico Malgi
La minuscola azienda vitivinicola salentina di Ninì e Michele Palamà, rispettivamente padre e figlio, è dotata sicuramente di grande fascino perché riesce sempre ad attirare l’attenzione sia degli esperti e sia dei consumatori sulla sua miniminale ma sempre premiata ed eccellente produzione.
L’ultimo meritato riconoscimento è stato quello conseguito alla recente manifestazione di Radici del Sud di marzo 2021, dove l’etichetta Patrunale Salento Rosso Primitivo Igp 2016 Collezione Privata si è piazzata al secondo posto assoluto nella categoria “Primitivo”.
Purtroppo le rare bottiglie di questo millesimo sono già terminate, ma per fortuna giusto un anno fa ho avuto l’occasione di assaggiare questo vino e, pertanto, voglio riproporre qui la mia scheda precedente.
Scheda del 03.04.2020
Patrunale Collezione Privata Salento Rosso Primitivo Igp 2016. Primitivo in purezza. Vino raro prodotto fino adesso soltanto in due annate particolarmente felici: questa e quella del 2012. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques francesi di terzo passaggio ed elevazione in vetro. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Bicchiere tinto da un bel colore rosso rubino carico, lambito ai lati da linee purpuree. Generoso e coinvolgente l’approccio olfattivo: amarena, prugna, mirtilli, fragola, uva passa, confettura di sottobosco, fichi, mandorle, gerbera e macchia mediterranea. Terziari di pepe nero, cannella, liquirizia, tabacco, cuoio, mentolo, china e grafite. In bocca entra un sorso espansivo e ben modulato su uno spartito di ottima caratura. Tattilità calda, esuberante, complessa, strutturata, materica, austera e potente. Vibrazioni gliceriche, sapide e minerali. Ampiezza gustativa supportata da notevole finezza e da una trama tannica già levigata. Buona la spalla acida. Ma quello che stupisce di più è la sua elevata morbidezza, che accarezza letteralmente le gengive. Ci troviamo sicuramente al cospetto di un fuoriclasse, che sa comunicare emozione a passione. Un vino davvero straordinario che ti riconcilia con tutto il mondo e che ti fa amare questa terra benedetta da Dio che è il Salento e la Puglia intera. Ne avrà ancora per molti anni. Allungo finale affascinante, persistente e godibilissimo. Da sposare ai saporiti piatti della terragna cucina salentina, carne rossa e pecorino murgiano, ma potrebbe andare bene anche su una ricca zuppa di pesce salentina.
Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6
Tel e Fax 0836 542865
info@vinicolapalama.com – www.vinicolapalama.com
Enologo: Michele Palamà, con il supporto di Ninì Palamà
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 200.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco d’Alessano.
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