Napoli Via dei Tribunali-3. Antonio e Gigi l’altro Sorbillo che si rinnova

Pubblicato in: La Pizza e basta
Antonio e Gigi Sorbillo con Vincenzo Iannucci

Pizzeria Antonio e Gigi Sorbillo
Via dei Tribunali 38
Tel. 081.0331009
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Aperto sempre
Chiuso Domenica
Pizze da 4 a 10 euro

di Tommaso Esposito

Non c’è soltanto Gino.
Ci sono pure loro Antonio e Gigi detto Gigione.
Stanno l’uno a fianco agli altri.
Non poteva non essere così.

Del resto tra le due pizzerie ci sta l’antro dove regnava la Sibilla Regina, la mitica Zia Esterina.
I ricordi sono tanti e Gigione ci tiene a mostrarli.

Non può non essere così quando si nasce figli e nipoti di pizzaioli.
Dove ci stanno le radici c’è la storia.
E’ proprio così lungo questa via.
Qua la storia si legge, si vive e si ritrova in tavola.

Gino, Antonio e Gigi tre cugini figli di padri fratelli.
Cugini carnali, insomma, con pizzerie anch’esse cugine.
E c’è aria nuova oggi anche da Gigione.
Qualcosa è cambiato e tutto comincia a funzionare alla grande.
Tradizione all’orizzonte, indiscutibile.
La squadra si allargata con l’ingresso al bancone di Vincenzo Iannucci, un giovanotto dalle idee chiare e concrete.

Napoletano, figlio di piazzaioli ha fatto palestra sin da ragazzino sollevando pale e ogliare.

Cosicché ha portato e condiviso una bella rinfrescata al modo di lavorare gli impasti e guarnire le pizze.
Farina doppio zero sempre, ma maggiore idratazione, lunga lievitazione, materie prime selezionate, soprattutto pomodori e olio evo.

I risultati sono evidenti, il lavoro di brigata funziona e questa pizzeria non è più pianeta che brilla di luce riflessa.
C’è la salsiccia che cuoce nel forno per poi accompagnare i friarielli.

E’ quasi un monumento alla golosità che poi si ritrova nelle pizze che volano ai tavoli.
Belle, colorate, taglia Large del pizzometro, che arriva al bordo del piatto cioè.

Non più debordanti come è d’uso da queste parti, cornicione pronunciato e disco sottile.
Pieghevole in punta.

Boccone scioglievolissimo e saporito.
E vai dunque con la Margherita nelle sue varianti: classica, con il piennolo e con il pomodoro datterino.

Poi con la Marinara.

E infine con la Pizza Quattro Stagioni. C’è pure la mano di Antonio Sorbillo. E non è poca cosa.

Un classico dimenticato che qui rinasce e rivive.
Da non perdere.

3. continua

1-Via Tribunali, alle radici della pizza napoletana
2-Via Tribunali, Di Matteo


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