Pranzo a Bosco de’ Medici, cantina e resort a Pompei

di Marco Contursi

Quando un amico di vecchissima data (compagno di banco di seconda media), inizia a produrre vino e un altro amico di vecchia data (10 anni di scorribande golose) lo racconta, e ancora, un nuovo amico, stappa l’ultima bottiglia rimasta per me, in una tenuta di 4 ettari, da sogno, alle falde del Vesuvio, beh, le premesse per scriverne e ritornare, ci sono tutte. I loro nomi? Antonio Monaco, Yuri Buono e Giuseppe Palomba, e il posto da favola è Bosco de’ Medici, resort e Azienda vinicola.

Siamo a Pompei, dove il gigante buono con le sue eruzioni ha cambiato per sempre la vita a questo territorio, preservandone la storia e rendendone fertili i campi. Qui crescono viti antiche, e la vegetazione copre pezzi di storia non ancora portati alla luce.

Giuseppe Palomba è titolare del resort, una struttura molto bella di 18, tra camere e suites, orto, piccola fattoria. La piscina guarda al vulcano, l’aria profuma di magma e ginestre.

La vasca emozionale doppia, merita una sosta, prolungata, in buona compagnia. Una bottiglia del loro bianco, lo sarà sempre, a prescindere da tutto.

Il ristorante interno, è riservato agli ospiti delle camere o agli eventi (cerimonie ecc..) ma prenotando un wine tasting, per tutti è possibile provare la cucina del, sempre bravo, Gioacchino Nocera. La formula è semplice, costa 35 euro, comprende visita all’azienda, e pranzo con degustazione di 3 vini aziendali.

Avrete un ricco antipasto, un primo e un dolce. Il tour su una golf car, vi porterà a scoprire, ogni angolo di questa struttura, che confina con gli scavi di Pompei: maneggio, fattoria, campi coltivati e ovunque terreno vulcanico. La bottaia è meravigliosa e fanno bella mostra di sé delle anfore in terracotta in cui affina, parte del loro vino, un po’ più piccole dei Qviri della Georgia, dove sembra sia nata la viticoltura.

Sotto un fresco pergolato e coccolati da Ciro, sveglio ragazzo di sala, assaggiamo nell’ordine, croccanti montanare con le verdure del loro orto, un gustoso polpo grigliato (quanto mi piace quella nota di fumo col polpo..), saporiti paccheri con calamari e zucchine ( il vicino pastificio Arte e Pasta, davvero merita..), ma è il filetto di ricciola che stupisce per carnosità e sapore, eccellente.

Si chiude con una piacevole ricotta e pere. Si beve bene, nel mio caso anche curioso, infatti dopo il Lacryma Christi bianco e il Pompeii bianco (caprettone, affinato 30% in anfora), che adoro, viene stappata (gesto molto apprezzato dal sottoscritto) l’ultima bottiglia di Dressel 2018, meno di 500 bottiglie, vinificato in anfora, un vero e proprio orange wine. Al naso, ginestra, albicocca candita, cera d’api.

Assenti del tutto le note acetiche, tanto care a questa tipologia di vini. Compagno ideale di formaggi stagionati o di quella sdraio, sotto la “preula” d’uva che guarda al Vesuvio…che bella la vita.

Mi resta da testare la vasca emozionale…magari ne salta fuori, un’altra…di Dressel o…

Bosco de’ Medici
Via Antonio Segni 41 Pompei
tel 0818564040


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