Caracalè a Procida. Si mangia direttamente sulla baia di Corricella

Via Marina Corricella 62
Tel. 081. 8969192
www.procida.it/caracalé/
Aperto sempre. Da gennaio a marzo solo sabato e domenica
Sui 40 euro

di Tommaso Esposito

Il fascino della Corricella, questo borgo antico di pescatori giù sull’omonima marina, è grande.
Con lo sguardo si coglie Terra Murata, ma ci si può perdere nell’infinito orizzonte che c’è dinnanzi.

La cucina di Caracalè ha qualche accenno innovativo, ma resta legata alla tradizione.

La zuppetta di fagioli cannellini, che quando ci sono diventa di spolichini, con le cozze è veramente saporita tiepida com’è d’estate.

Anche le seppie scottate in padella sono gustosissime. Fresche e tenere fanno a gara con la julienne di zucchine a crudo. C’è il balsamico modenese che tradisce la freschezza dei limoni procidani.
Un vezzo da abbandonare in quest’isola che profuma di agrumeti.
Niente aceto del nord padano, ma limoni, limoni, limoni.

E’ buona la parmigiana di pesce bandiera fritto in una croccante pastella.
Si rivela intatto l’umoroso cuore azzurro racchiuso nel tempura e adagiato con esso sulle melanzane rifatte a mo’ di parmigiana. Gustoso, gustoso.

Poi c’è il tonno. Mannaggia ben cotto, chissà se al prossimo passaggio riuscirò a mangiarlo in bleu e senza la rucola.


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