Radici Clandestine a Caserta, la cucina nippo-peruviana di incontri e contrasti

Radici Clandestine - Tommaso Russo, Giovanni Bologna, Manuel Falconi e parte dello staff

Radici Clandestine a Caserta
Piazza Aldo Moro, 1 Corso Trieste
Aperto la sera

di Antonella Amodio

Negli ultimi anni, tanti locali hanno trasformato la loro ricerca di prodotti gastronomici in proposte di menù. Questa tendenza ha permesso di scoprire un nuovo modo di proporre la cucina, basata su ingredienti che tante volte non appartengono alla propria cultura, associati poi a prodotti nostrani. La ricerca – che inizia dal food e termina col beverage – vede incontri e contrasti.

Radici Clandestine, a Caserta, è un esempio di questa tendenza. Già piccolo bar con proposte di ottimi cocktail, oggi – nella nuova location curata e alla moda, con soli 20 coperti – si presenta come locale di ampio respiro, non solo per il “bere” , ma anche per l’offerta gastronomica. Il proprietario – Tommaso Russo – mette a disposizione ai clienti bevande miscelate di altissimo livello, preparate da Giovanni Bologna e da Manuel Falconi – esperti bartender – concependo inoltre una cucina non convenzionale, che diventa coraggiosa nell’abbinamento agli spirit, dove il drink disseta, rinfresca ed esalta i sapori. Dunque Radici Clandestine non è solo aperitivo e dopocena.

Una cultura, quella dei cocktail, che è perseguita da grandi chef, i quali offrono la possibilità ai clienti di degustare piatti con “personalizzazioni” di cocktail preparati al momento, oppure usati come reset, cioè per il risveglio e la pulizia del palato tra una portata e l’altra.

L’ampia drink list di Radici Clandestine vede cocktail divisi in Flower, Fruit e Wood, pensati per valorizzare i piatti (e viceversa) dello chef Pasquale Iadevaia che stagionalmente cambia il menù, condizionando così la lista dei cocktail, dove gli unici intoccabili sono i grandi e intramontabili classici. Non manca l’attenta selezione degli spirits, che resta il cuore del bere miscelato. Dalla cucina escono piatti di ispirazione esotica, fusion, tendenzialmente di pesce. Ma anche interessanti rivisitazioni della tradizione campana e gustose carni, come ad esempio il petto d’anatra.

Immancabile nella proposta il morbido Bao da scegliere con ripieno di maiale, mela annurca e cetrioli in agrodolce; oppure al gusto Veggie, farcito con broccoli, asparagi, fagiolini, soia e sesamo.

I Ravioli al Vapore sono invece preparati con maiale, zenzero, cavolo cappuccio e salsa di soia, o – in alternativa – con gamberi, zenzero, zest di arancia e katsuobushi.

Suggerisco di provare lo Chirashi di Salmone: riso giapponese al vapore con salmone marinato, avocado, edamame, coriandolo e sesamo nero. A chi non vuole rinunciare al piatto di pasta, indico lo Spaghettone di bisque e battuto di gambero rosso, zenzero e crème fraiche.

Non manca una ristretta lista gli champagne e vini nazionali e regionali, selezionati dal sommelier Davide D’Amico. Il servizio è professionale e attento.

Radici Clandestine, nonostante sia situato nel centro della città, gode di un piacevole giardino esterno dall’atmosfera rilassata.

Costo medio cocktail 9,00 euro

Costo medio due portate 25, 00 euro

Radici Clandestine Caserta



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