Ricetta cult. Ricetta povera. Scarpariello o scarfariello, da scarfare: riscaldare.
La pasta al pomodoro avanzata che si recupera, in padella con il formaggio: dal pecorino, agli avanzi di scamorza o caciocavallo, oppure – in mancanza di formaggi locali – va bene anche il grana o il parmigiano.
A fiamma alta, per pochi minuti, fino a far fondere insieme e amalgamare tutto il formaggio. O, se vi piace, a farla diventare bella “arruscata”.
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di paccheri di Vicedomini
400 gr di pomodori pelati
100 gr di caciocavallo crotonese
100 gr di cacioricotta di capra del Cilento Dop
1 fettina sottile di cipolla
olio di oliva extravergine q.b.
abbondante basilico fresco
Fate imbiondire in un tegame una fettina sottile di cipolla nell’olio.
Poi toglietela.
Aggiungete i pomodori pelati e fateli andare a fuoco abbastanza vivace, il tempo necessario all’acqua per bollire e ai paccheri per cuocere.
Scolate la pasta, conditela nel tegame con il sugo, aggiungete il caciocavallo (o una scamorza anche un po’ più stagionata), il cacioricotta grattugiato.
Spadellate per qualche minuto fino a quando tutto il formaggio, fondendosi, creerà una leggera crosticina.
Serviteli caldi e con abbondante basilico fresco.
Da bere: Piedirosso di Contrada Salandra
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