Ricordate l’ananas di Luca Zaia? Ora si ingozza al ristorante cinese e i ristoratori padovani protestano

Pubblicato in: Curiosità

Mai fidarsi delle donne? O mai fidarsi degli uomini? Direi mai fidarsi dei politici piuttosto: destra, sinistra, centro, alto e basso. Vendono il loro prodotto che cambia in continuazione, se stessi. Anche il celodurismo leghista ormai è annacquato nel caldo Tevere.


Dai tempi di Roma Ladrona ad oggi sono diventati i principali sostenitori della spesa pubblica, sono contrari all’abolizione delle province e balle varie.
Ma non facciamola lunga e non buttiamola in politica, lo sbadiglio è dietro l’angolo.

Ricordate Zaia, quell’ananas? Massì, il ministro dell’agricoltura duro e puro che invitò gli italiani a non mangiare frutta esotica, salvo poi addentare golosamente un Mc panino?
Il nostro, diventato governatore veneto, pare se ne fotta di quello che ha sostenuto da ministro e si è lasciato andare.
Completamente
Passa tutto il santo giorno dentro i ristoranti cinesi, alla faccia dei suoi compagni di partito che vorrebbero abolire la cucina etnica e il kebab
Via coltelli e forchette occidentali, è l’ora dei bastoncini (non Findus).
I ristoratori locali se ne sono accorti: ma come, noi vietiamo il burqa per motivi di sicurezza nei nostri locali e il presidente Zaia si ingozza di involtini primavera e topi allo spiedo?
Sì, così fan tutti.
Anche il Zaia san.
Pare che la cena dell’osso avrebbe voluta farla nel ristorante dove ha trascorso allegramente il Capodanno.

 

 

Ora i ristoratori padovani hanno preso carta e penna per protestare ufficialmente.
Invece di protestare, imparassero a cucinare meglio dei cinesi:-)

Morale della favola
Pirla quelli che sono contro l’integrazione tra gli esseri umani, pirla più pirla quelli che hanno votato coloro che dicevano di essere contro l’integrazione.


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