Salvatore Murana a Pantelleria e la magia dello zibibbo

Pubblicato in: Giro di vite
Murana, i vini

di Francesca Marino

Pantelleria è una piccola isola con montagne che le regalano diversi microclimi: la conseguenza sono i tempi diversi di maturazione delle uve a seconda del vento, dell’altitudine e dell’esposizione al sole.

 

Siamo in un’azienda mitica, fondata agli inizi degli anni ’80: Salvatore Murana  ha scritto la storia dei vini passiti artigianali di Pantelleria riconosciuti in tutto il mondo. Bottiglie che nel tempo hanno ottenuto premi e riconoscimenti grazie alle loro particolarità  che non sono soltanto merito delle caratteristiche del territorio ma anche dalla capacità di Salvatore di interpretarlo, lui che è  un uomo di quelli veri, decisi e risoluti che ha trasmesso la sua passione nei suoi prodotti. Quasi come un padre al figlio.

“Qui la gente non si deve ricordare di me ma di questa terra dove le piante vengono soccorse da noi come si fa quando si aiuta qualcuno a scendere o a salire le scale – dice Murana – Non so bene cosa ci sia ad attrarmi del vino, sono anni che mi pongo questa domanda e, forse, la risposta sta nella dipendenza che ho dall’odore intenso sprigionato durante la fermentazione del mosto”.

 

 

Parole piene di passione, lasciate libere al vento mentre ci conduce tra vigne di zibibbo rosa, giardini panteschi e piante ultraottantenni, raccontandoci la difficoltà di conduzione dei terreni a causa delle condizioni avverse del clima arido e ventoso.

Non solo il clima difficile, ma anche i conigli sono un ostacolo alla coltivazione perchè, cibandosi dei germogli delle viti, portano la pianta fino alla morte. Salvatore spiega che a Pantelleria bisogna proteggere gli alberelli dalla luce, non dal calore; il passito prodotto è la massima espressione di un vino di calore in cui si ricerca corpo, robustezza e la longevità che possa raccontare la storia di questa terra a qualsiasi latitudine venga bevuto per suscitare emozioni. Da Salvatore Murana la filiera di produzione del vino e dell’olio parte dalla raccolta e si conclude con l’imbottigliamento e l’ etichettatura.

La produzione vanta olio, vini bianchi e passiti, che si differenziano dai vini normali per il residuo zuccherino, gradazione alcolica e periodo di raccolta delle uve che avviene in una vendemmia tardiva con leggero appassimento, non forzato. L’olio evo, monocultivar “Biancolilla”, viene prodotto in purezza ed ottenuto da ulivi di piccole dimensioni che sopravvivono ai forti venti dell’isola. La resa va dal 9% al 12%, piuttosto bassa rispetto alla media siciliana che è circa del 15%.

 

I vini bianchi sono il “Gadì”, dalla contrada Gadir, bianco doc, aromatico con note intense fruttate, ottenuto dal vitigno di zibibbo, l’ “E’ Serre“, un bianco IGT, strutturato, fresco e sapido, dagli aromi di timo, rosmarino ed origano e il “Turbè”, un bianco dolce, equilibrato e minerale. Poi ci sono i quattro moscati passiti leggendari di zibibbo: Khamma, Mueggen, Martingana e Creato, davvero uno più buono dell’altro.

 

 

Ogni contrada a Pantelleria esprime il massimo di se attraverso i profumi e le sensazioni uniche che ne regalano i prodotti.
Bere i vini di Salvatore vuol dire viaggiare nell’isola stando fermi.
E rimpiangerla quando sei partita.

 

Salvatore Murana
Contrada Khamma, 276
vinimurana@tiscali.it
Tel. 0923915231


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