Serata al Four Seasons Hotel Milano con l’Enoteca Regionale Lucana

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Four Seasons Hotel Milano Paolo ed Isabel Montrone con lo chef Vito Mollica e la sua brigata

di Enrico Malgi

Orgoglio lucano vissuto da assoluto protagonista per una serata speciale spesa all’ombra della Bela Madunina ambrosiana e sapientemente organizzata dall’Enoteca Regionale Lucana. Estremamente prestigiosa poi la location scelta per l’occasione: il Four Seasons Hotel Milano, uno dei massimi templi dell’accoglienza italiana, situato nelle vicinanze di Via Monte Napoleone e Via della Spiga tanto per intenderci. Qui a metà degli anni ’90 la cucina dell’hotel è stata l’indiscusso regno dello chef stellato Vito Mollica, un altro figlio della Lucania di cui andare molto fieri e che nel suo nutrito palmarès può vantare tra l’altro il titolo di chef dell’anno 2014 assegnatogli da Il Sole 24 Ore. Attualmente Vito si divede con consumata perizia a metà tra i fornelli del ristorante Il Palagio del Four Seasons Hotel di Firenze e quelli della sede omonima di Milano.

Tornando all’Enoteca Regionale Lucana, il Presidente Paolo Montrone ed il Segretario Feliciano Roselli hanno saputo saggiamente organizzare il rendez-vous, con la partecipazione di un nutrito stuolo di produttori vitivinicoli lucani, di ristoratori della provincia di Milano e di giornalisti specializzati della carta stampata e del web. La serata poi si è arricchita di un altro evento altamente simbolico: la presentazione del libro Basilicata in Vigna di Andrea Zanfi, in cui si parla minuziosamente delle grandi risorse vitivinicole della Lucania e del suo splendido territorio.

Si è cominciato con un ricco buffet di specialità lucane in abbinamento ai vini territoriali e poi Vito Mollica ha preparato da par suo una cena ad hoc, rifacendosi in parte ai piatti della tradizione. Baccalà confit con ciambotta di peperone e finocchietto; Cautarogni con cime di rapa, borzillo e mollica; Guancia di manzo brasata al vino rosso, con polenta morbida e burro d’alpeggio; Sbrisolona con gelato allo zabaione all’amaretto di Saronno; Caffè e frivolezze.

Piatti naturalmente molto apprezzati da tutti i commensali e vino lucano che è scorso a fiumi. Durante la cena, poi, il Presidente Paolo Montrone ed alcuni produttori hanno preso la parola, ribadendo nell’occasione la felice coniugazione che intercorre tra il territorio lucano e la bontà della produzione vitivinicola locale. A questo proposito vorrei sottolineare che la Lucania è una terra straordinaria e meravigliosa, ricca di enormi potenzialità e di risorse produttive, umane, naturali e paesaggistiche che per troppo tempo sono state tenute colpevolmente nascoste ed emarginate. La nascita dell’Enoteca Regionale, invece, vuole rappresentare un esempio ed un modello virtuoso di puro associazionismo da seguire ad ogni costo per affermare così il principio della solidarietà e della pluralità. L’uomo meridionale, come si sa, per sua natura è estremamente individualista e testardo e per questo motivo è refrattario a tutte le forme di aggregazione sociale. Ad ogni occasione non lesina di manifestare segni di insofferenza, di vittimismo e di rassegnazione. Adesso, invece, è giunto il momento di cambiare registro, di scuotersi dall’atavico torpore e di migliorare finalmente lo stato delle cose, perché le premesse sono molto favorevoli. Dopo tanto tempo si va diffondendo all’esterno sempre di più un’immagine diversa e totalmente positiva delle grandi risorse che interessano il Mezzogiorno e la stessa Basilicata. Basti pensare che proprio una città lucana come Matera è stata designata non a caso Capitale Europea della Cultura per il 2019, riconoscendo così il giusto merito a tutto il territorio lucano e meridionale.

Per finire vorrei spendere alcune parole sulla produzione vitivinicola lucana, che poi è stato il filo conduttore della serata meneghina. Tutti ottimi i vini presentati e non solo quelli noti ed affermati dell’area vulturina a base di aglianico. Alcune piacevoli sorprese, invece, sono venute dal territorio materano che, pur nella sua minimalista produzione, è riuscito a destare molta attenzione da parte del pubblico presente. Non potendo contare su vitigni autoctoni, qui si preferisce utilizzare una pletora di specie varietali alloctone, ma che danno comunque eccellenti risultati. Primitivo innanzi tutto, mutuato dal confinante territorio delle Murge Baresi, ma anche negroamaro, merlot, cabernet sauvignon, pinot nero, syrah, barbera, sangiovese, montepulciano, malvasia nera e bianca, greco, fiano, moscato, bombino bianco, verdeca, trebbiano, incrocio manzoni e pignoletto. Ed anche nel Vulture, oltre al canonico aglianico, non si disdegna di proporre varietà allogene come aleatico, gewurztraminer, muller-thurgau, chardonnay, ecc.

In conclusione mi sento di affermare che la Basilicata, o Lucania che dir si voglia, è uscita finalmente dal suo bozzolo, rivelandosi alla fine una bellissima farfalla, mettendo in mostra le sue innumerevoli specificità, come ha ribadito proprio questo interessante incontro meneghino.  Cristo non si è più fermato a Eboli, ma ha proseguito oltre, per visitare una terra meravigliosa ed accogliente tutta da scoprire!

Enoteca Regionale Lucana
Piazza Umberto I – Venosa (Pz)
Tel. 393 9590440
www.enotecaregionalelucana.com

Four Seasons Hotel Milano
Via Gesù, 6/8 Milano
Tel. 02 77088 – Fax 02 77085000

 


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