Serata di degustazione dei vini di San Salvatore All’Osteria il Mercantò di Gallarate (Va)

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Il Mercanto', Michele Raccio

di Enrico Malgi

Sono molti anni ormai che mantengo un costante e consolidato rapporto con la provincia di Varese. In questo territorio operano pochissime aziende vitivinicole, per una produzione minimalista e carente di specie varietali autoctone e caratterizzata da una sola denominazione locale, la Ronchi Varesini Igt. In compenso, però, nel Varesotto esiste da tempo una sana e solida cultura gastronomica, che ha preso le mosse addirittura dal 1500 con Bartolomeo Scappi, considerato il più grande cuoco del Rinascimento per le sue grandi idee innovative in tema di ristorazione e dietetica. Scappi è diventato celebre per essere stato il cuoco di alcuni Papi e per aver realizzato un trattato di cucina rivoluzionario per l’epoca e che ancora adesso, a distanza di cinque secoli, è fonte d’ispirazione per molti chef.

In tutto il comprensorio provinciale non mancano ottimi locali, ristoranti, osterie, pizzerie, pub ed altro (sovente gestiti da imprenditori meridionali) per la felicità di tanti buongustai, che sanno apprezzare la buona tavola, il vino e le eccellenti ed innumerevoli materie prime prodotte sul territorio.

A Gallarate, dove soggiorno spesso, ho l’occasione di frequentare un famoso ristorante stellato, una fornita enoteca ed un’osteria-enoteca-b&b. E così nel mio recente viaggio ho tenuto proprio presso l’Osteria – Enoteca Il Mercantò, dei simpatici coniugi Michele e Rosa Raccio di origini campane, una degustazione dei vini dell’azienda biologica cilentana San Salvatore.

Cinque le etichette, associate ad un menù appropriato, proposte ad un folto, attento e competente pubblico che ha preso posto ai tavoli posizionati all’interno di una classica corte lombarda con giardino.

Si è incominciato con lo Spumante Joi Brut Rosè 2013 Metodo Classico, confezionato con solo aglianico. Bollicine entusiasmanti che hanno incontrato il gradimento di tutti i commensali, stupiti che al Sud si possono confezionare simili spumanti di qualità. Il colore è spiazzante, per il suo labile rosa buccia di cipolle. Il perlage è significativo ed attraente. Il bouquet è ineguagliabile per ricami floreali e fruttati. La bocca è oltremodo ricettiva ed ospitale e sa accogliere delicatamente un sorso petillant, fragrante, fine, fresco, pulito, cremoso e sapido. Finale appagante ed edonistico.

Sotto con la Falanghina Campania Igp 2015, che ha destato molta curiosità tra gli avventori, abituati ad altri vini bianchi. Cromatismo giallo paglierino sfuocato, ancora in itinere. Proposizioni odorose accattivanti, segnate da nuances di frutta bianca e gialla e da respiri floreali e mediterranei, tipici del territorio cilentano. Sorso morbido, dinamico, elegante, armonico, cristallino e suadente. Chiusura sapida e setosa.

Ecco servito il Calpazio Greco Paestum Igp 2015. Giallo più carico nel bicchiere. Nette ed avvolgenti le percezioni olfattive di frutta matura, le parvenze floreali di ginestra e di biancospino, i sussurri muschiati e le venature salmastre. L’ingresso del vino in bocca è affusolato, nitido, carezzevole, succoso e reattivo. Retrogusto persistente e tonico e caratterizzato da un sottofondo agrumato.

E adesso i due rossi a base di aglianico. Il primo è stato il Ceraso Aglianico Paestum Igp 2015. Prezioso e lucente il colore già rubineggiante, con sfumature violacee. Timbro olfattivo pregnante di umori del sottobosco e connotato da scalpitanti respiri floreali e da sapide vibrazioni. Sulla lingua plana un sorso “attaccoso” per via della giovane età del vino, ma anche fresco ed avvolgente e caratterizzato da un appeal vagamente selvatico e da pregevole complessità. Spinta finale elegiaca.

E per finire ecco lo Jungano Aglianico Paestum Igp 2014, che è stato affinato un anno in legno piccolo e grande. Qui il colore vira già verso un rubino più concentrato, con riflessi purpurei ai bordi. Sentori deliziosi ed ammalianti di frutta rossa e nera, fiuto speziato ed aromi sapidi e vegetali. In bocca timbro secco e tensitivo. Tannini raffinati e leggermente graffianti. Avvincente la naturalezza espressiva che sa esprimere il fraseggio gustativo. Polposo il frutto già maturo, che incrocia un coté balsamico. Palato denso e goloso. Finale incessante.

In conclusione è stata un’ottima serata, molto apprezzata da tutti i convenuti che, una volta riposta l’iniziale diffidenza verso dei vini a loro quasi del tutto sconosciuti, hanno risposto con grande entusiasmo. Non vorrei sembrare spocchioso e quindi lo dico sottovoce: alla fine c’è stato un forte battimani!

 

Foto di Andrea Calligaro

Osteria – Enoteca Il Mercantò – Via Posporta, 9 – Gallarate (Va)
Tel. 0331 073640 – Cell. 333 4599944 – 345 2106649
bbposporta@gmail.comwww.bbpostporta.com
Assaggi di salumi e formaggi con un bicchiere di vino 5,00 euro
Pasto completo con vino 20,00-25,00 euro
Bed & Breakfast con prezzi modici
Chiuso il martedì

Azienda Agricola Biologica San Salvatore
Contrada Zerilli – Stio (Sa) – Cantina Via Dioniso – Giungano (Sa)
Tel 0828 1990900 – Fax 0828 1990901
info@sansalvatore1988.itwww.sansalvatore.it

Enologo: Riccardo Cotarella – Agronomo: Alessandro Leoni
Ettari vitati di proprietà: 18, più 5 in affitto – Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: aglianico, pinot nero, fiano, greco e falanghina

 


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version