Il San Marzano esiste? Nonostante la ripresa degli ultimi anni e le certificazioni dop gli scettici continuano a insinuare dubbi. In realtà questo magnifico pomodoro dell’Agro Vesuviano sta conoscenza una nuova giovinezza dopo aver rischiato l’estinzione. Tutti lo voglio e tutti lo cercano e la coltivazione è tornata ad essere redditizia tanto che anche le grandi industrie conserviere lo hanno rimesso nel catalogo.
Giuseppe Napoletano lo ha sempre lavorato e la sua azienda, Solania, contribuì alla nascita del presidio Slow Food insieme al Miracolo di san Gennaro di Sabatino Abagnale all’inizio degli anni ’90.
Dopo aver aderito al programma di QCode della Regione avviato per garantire la tracciabilità dopo le polemiche di Terra di Fuochi Giuseppe Napoletano, quarta generazione alle prese con il San Marzano, ha deciso di creare un vero e proprio cru proprio come avviene con il vino. Individuato il terreno,ha presentato nel corso di Ragu7su7 l’ultimo nato, ossia il pomodoro certificato che nasce nei terreni vicino all’azienda a San Valentino Torio.
Attraverso il lettore, si può conoscere il lotto, il momento in cui il pomodoro è stato raccolto e quando è stato lavorato.
Insomma, il San Marzano esiste eccome, e questa prima edizione del 2017 è buonissimo grazie all’annata poco abbondante ma buonissima.
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