
Bianchi invecchiati. Stavolta tocca a Vigna Il Pino della storica Lungarotti, ottenuto da uve vermentino, grechetto e trebbiano che si rivela una bellissima sorpresa in una regione conosciuta soprattutto per i rossi. Un vino progettato per durare, con una sosta sulle fecce prolungata e la fermentazione di un terzo della massa in barrique poi assemblata con il resto fermentato in acciaio. Il risultato è un vino ch in primo luogo dopo cinque anni conserva una freschezza assoluta e autorevole che detta la beva e non stanza il palato. Ma che al tempo stesso può vantare una giusta complessità olfattiva e gustativa: frutta croccante, leggera speziatura dolce, appena un cenno di vaniglia. Un vino dall’interessante rapporto tra qualità e prezzo che bevuto a cinque anni dalla vendemmia ha dimostrato giovanile efficacia, quasi un peccato non aver aspettato ancora.
LUNGAROTTI
TORGIANO (PG)
Via G.Lungarotti
Tel. 075.988661
www.lungarotti.it
Ettari: 250
Bottiglie prodotte
2,5 milioni
Dai un'occhiata anche a:
- Vini rosati della Guida 100 Best Italian Rosé e formaggi caprini da Gustophia Dispensa e Latteria Tenuta Principe Mazzacane
- Grumello Buon Consiglio Valtellina Superiore Riserva Docg 1999 Arpepe
- A Viareggio da Amaro va in scena il Salotto del Vino
- Piero Mastroberardino e Vittorio Moretti nuovi Cavaliere del Lavoro
- Paternoster: un brindisi ai primi 100 anni in difesa dell’Aglianico del Vulture
- Appius 2021: la nuova rotta di San Michele Appiano firmata da Jakob Gasser
- Progetto Dieta Mediterranea del “Caruso, Belmond Hotel Amalfi Coast”: un Viaggio tra Gusto, Cultura e Slow Luxury
- Sinner val bene un Giallo d’Arles 2020