U’mammamia a Ottaviano: il ritorno alle origini diventa esperienza di gusto

di Ornella Buzzone

C’è un momento, entrando da U’MAMMAMIA a Ottaviano, in cui ci si rende conto che questo non è semplicemente un ristorante. Non è una trattoria, non è uno stellato, eppure custodisce in sé un po’ dell’anima di entrambi. È un luogo che vive “nel mezzo”, come ama definirlo lo chef Raffaele Ferriero, nato e cresciuto qui, e poi tornato con un bagaglio di esperienze maturate tra ristoranti prestigiosi, Milano e il Lago di Como.

Alle pareti della cucina, le foto dei genitori: un ricordo affettuoso e una promessa mantenuta. Dopo anni di gavetta e sacrifici, Raffaele è rientrato a casa per realizzare il suo sogno proprio tra quelle mura che profumano di famiglia, radici e tradizione. Accanto a lui, la moglie Mariarca, che ha lasciato il mondo della moda per dedicarsi anima e corpo all’accoglienza in sala, completando con garbo e passione l’esperienza che qui si vive.

Il cuore pulsante di U’MAMMAMIA è la cucina di Raffaele: un racconto gastronomico che mescola la semplicità dei piatti di casa con la tecnica acquisita nei grandi ristoranti. Una cucina sincera e identitaria, che parte dal territorio e si arricchisce di tocchi innovativi, senza mai snaturarne l’essenza.

L’esperienza inizia con un aperitivo di benvenuto che già racconta la filosofia del locale: uno spalmabile al carciofo arrosto, un tacos alla genovese e un delicato cannolo di mortadella, tre piccoli assaggi che uniscono tradizione e creatività in perfetto equilibrio.

Gli antipasti aprono poi il vero viaggio tra i sapori: una soffice spuma di patate arrosto con spezzatino di cinghiale, intensa e confortevole, seguita da un originale bao farcito con ragù napoletano e provolone del monaco, simbolo di come la tradizione possa dialogare con influenze contemporanee.

Tra i primi piatti, la fettuccina ai funghi porcini e caldarroste incarna l’autunno in un abbraccio di profumi e consistenze, unendo la cremosità della pasta fresca al gusto deciso dei porcini e alla dolcezza delle castagne arrostite.

La portata principale è la tracchia di maiale al barbecue con friarielli, piatto verace e irresistibile che racchiude tutto il carattere della cucina vesuviana. La carne, cotta alla perfezione, si scioglie al palato e si fonde con l’amaro deciso dei friarielli, in un connubio che racconta la Campania più autentica.

Ma l’anima di U’MAMMAMIA si rivela soprattutto nella volontà di proporre ricette iconiche della tradizione, quelle che hanno fatto la storia delle cucine di famiglia e che oggi raramente si trovano nei ristoranti: la carne alla pizzaiola, la pasta e piselli, e naturalmente la melanzana al cioccolato.

Quest’ultima merita un approfondimento. Dolce tipico della Costiera Amalfitana, affonda le sue radici nelle cucine conventuali, dove le monache erano solite trasformare ingredienti poveri e di stagione in preparazioni raffinate e sorprendenti. La melanzana, fritta e poi immersa in una ricca crema di cioccolato fondente, veniva arricchita con spezie, canditi, frutta secca e liquori, creando un dessert unico al mondo. Tradizionalmente era legata alla festa dell’Assunta, il 15 agosto, quando venivapreparata in occasione delle celebrazioni religiose e delle sagre di paese. Col tempo è diventata una vera e propria specialità identitaria, simbolo di come l’orto e la dispensa potessero incontrarsi in un equilibrio di dolce e salato, semplicità e opulenza.

Raffaele se n’è innamorato e ha deciso di trasformarla nel cavallo di battaglia del suo menù, rendendola protagonista dei fine pasto. Non si può lasciare U’MAMMAMIA senza averla provata: un dolce che spiazza, incuriosisce e conquista, perché racchiude in sé storia, tradizione e un pizzico di coraggio creativo.

La serata si conclude con un omaggio alla delicatezza: La Rosa, un dessert raffinato composto da mousse alle rose, gel al litchi e crumble al mais. Un dolce elegante e aromatico, capace di chiudere il percorso con leggerezza e poesia.

Accanto a questi dolci, c’è la ricerca di freschezza e autenticità che si ritrova nei sorbetti, piccoli gioielli che Raffaele crea come pre-dessert utilizzando prodotti del suo giardino: dall’uva fragola agli aghi di pino, dando vita a combinazioni aromatiche originali che lasciano il segno.

“Il mio sogno era una storia già scritta: cucinare a casa mia”, racconta Raffaele. E in queste parole c’è tutto il senso di U’MAMMAMIA. Ogni piatto non è solo un atto creativo, ma un ponte con il passato, con i sapori che riportano all’infanzia: il ragù che sobbolliva la domenica, la pasta e piselli preparata dalla mamma, le ricette che rischiano di scomparire dalle case ma che qui ritrovano autenticità e splendore.

Il nome del ristorante non poteva essere più azzeccato: U’MAMMAMIA. Un’espressione che nasce spontanea quando il gusto sorprende, quando un piatto tocca il cuore prima ancora del palato. È la reazione istintiva a un’esperienza che sa di calore, di memoria e di bellezza.

In soli due anni di vita, U’MAMMAMIA è diventato un punto di riferimento per chi cerca una cucina sincera e appassionata, lontana dalle mode ma capace di emozionare. Non un ristorante da etichettare, ma un luogo in cui si mangia bene, ci si sente accolti e si vive un viaggio nei sapori autentici della Campania.

Un’esperienza che si riassume in un’esclamazione semplice e universale: U Mamma mia!

Prezzo medio 30\40 €

Via Giuseppe di Prisco, 113, 80044 Ottaviano NA

339 859 6314


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