Zest Restaurant a La Favorita a Sorrento
Via Tasso, 61
Tel. 081-8782031
Chiusura: mai, aperto solo sera
Prezzo medio: 110/130 euro
di Santa di Salvo
Una terrazza maiolicata e un intenso profumo di limoni, luci basse e musica discreta. L’atmosfera giusta per gustare la cucina di Domenico Iavarone, al pieno della sua maturità espressiva. Tra gli alberghi di Sorrento che finalmente accolgono una tavola di classe, lo Zest del Grand Hotel La Favorita merita una menzione speciale. I vulcanici fratelli Manniello hanno aperto la nuova stagione, come promesso, con una cantina accogliente e raffinata e messo a punto un food & beverage che si avvale anche della romantica atmosfera del rooftop. Qui al Zest, di sera, Iavarone offre il meglio di sé con piatti di assoluto equilibrio: indimenticabile la zuppa di verdura con sconcigli e cipolle marinate, l’iconico risotto limone scampi e liquirizia, il petto d’anatra in crosta di sale con spinaci lamponi e menta. L’intelligenza dello chef è anche nel riproporre grandi piatti internazionali ormai introvabili, come il filetto alla Wellington e le crepes suzette. Impeccabili. Armonici menu degustazione, i dolci sono di Anastasia Cannavacciuolo.
La novità di quest’anno è la nuova cantina, ricca e profonda, piena di referenze colte ed entusiasmanti, disponibili nel nuovo spazio ricavato all’interno dell’Hotel dove è possibile fare degustazioni particolari, piccoli eventi. Un passo in avanti che conferma la solidità di questo progetto.
Scheda del 17 maggio 2024
Zest Restaurant a La Favorita a Sorrento e la cucina di Domenico Iavarone
Partiamo prima dalla novità, che non è solo l’arrivo di Domenico Iavarone alla Favorita. Cambiano i tempi, mutano le sensibilità e anche gli hotel storici iniziano a stare sulk pezzo senza aspettare che le novità vengano da fuori. I giovani fratelli Manniello, manager dello storico albergo a cinque stelle nel centro storico di Sorrento hanno messo in campo per la nuova stagione turistica un programma innovativo per condividere con il team un ambiente lavorativo all’insegna del proprio benessere. «Siamo molto attenti alle esigenze del nostro personale – illustrano i fratelli Giuseppe e Mario Manniello – è per noi importante che si respiri serenità lavorativa, anche dal punto di vista dei rapporti tra i componenti del team». E da qui dunque nasce l’idea di mettere a disposizione anche un nutrizionista, partendo da una corretta alimentazione per aiutare a sostenere corpo e mente nei momenti più stressanti dell’alta stagione turistica. «Una corretta alimentazione aiuta a ridurre lo stress quotidiano e garantisce la salute del nostro corpo – continuano i fratelli Manniello – applichiamo questa regola nella nostra vita e ci teniamo a spronare la nostra squadra verso questo percorso. Del resto siamo cresciuti con la scuola di O’ Parrucchiano, con gli insegnamenti dei nostri genitori Vincenzo e Tina»
A disposizione del team dunque incontri settimanali con il biologo nutrizionista Luca Palladino per dei piani nutrizionali personalizzati, per un nuovo “stile di vita” in cui il cibo non viene analizzato in base alla quantità bensì la qualità. Semplicità, scientificità e sostenibilità sono i tre principi fondamentali del percorso benessere congiunto, che naturalmente rispetta la stagionalità degli alimenti e che cambia in base al ruolo che ogni collaboratore ha in Hotel, dalla reception al riordino camere, dalle cucine del ristorante alla sala, compreso il team del ristorante interno Zest guidato dallo chef stellato Domenico Iavarone.
Per il nuovo executive dunque una grande sfida che riguarda il locale ma anche il ristorante. Lo storico albergo cambia registro sulla ristorazione e punta dunque alla conquista della stella, che a Sorrento sarebbe la quarta dopo il Buco di Peppe Aversa, l’Ecxelsior Vittoria e il Lorelei. Un obiettivo ambizioso, ma che si pone in linea con la direzione in cui si muove la guida Michelin, ossia essere una guida per viaggiatori più che per gastronomici con una attenzione alla sostenibilità e alle buone pratiche. Non è un caso dunque che il progetto sia contemporanea all’arrivo di Iavarone.
La sua è una cucina di di ottima scuola, con una tecnica che lo vede padrone di tutte le materie prime, centrata sui prodotti della terra e del mare con l’olio d’oliva e il pane da farine integrali. Gusto e benessere possono viaggiare insieme e con la cucina di Iavarone, grazie alla riduzione di grassi e sale, è simbolo di modernità. L’assoluto di carciofo ne è una dimostrazione, buonissimo e semplice allo stesso modo, rientra in un percorso vegetale inserito dallo chef come la zuppa di orzo, fave e limone candito. La stagionalità infatti è un altro elemento cardine di chi segue le buone pratiche della sostenibilità e del rispetto ambientale.
Un altro pregio di Domenico Iavarone è aver mantenuto la gioia e la convivialità nei piatti tipici della dieta mediterranea. Un esempio lo troviamo nella splendida colazione dell’albergo, dove sono stati inseriti alcuni miti dello street food partenopeo, dalla frittata di pasta al casatiello o alla pizza di scarole. Sono cose pesanti per una prima colazione? Dipende dai punti di vista se pensiamo alla tipica colazione anglosassone piena di grassi animali. Il fatto è che la dieta mediterranea è sostanzialmente equilibrio, non a caso è l’unico stile alimentare in cui non è vietato nulla.
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