Corbella a Cicerale, il mondo libero di Giovanna Voria: più natura meno psichiatri!

Pubblicato in: Personaggi
Corbella, Giovanna Voria

di Luciano Pignataro

Cilento. Si parla di agricoltura, difesa del territorio, ma poi cosa succede in concreto? Che i primi ostacoli a chi produce vengono dai burocrati o dai i rappresentanti delle istituzioni locali. La vicenda dell’agriturismo Corbella, bandiera della Dieta mediterranea, creato da Giovanna Voria è emblematica: è stato chiuso per sei mesi perché nessuno ha messo a posto la strada e, paradosso dei paradossi, invece di avere le istituzioni a fianco, le ha ritrovate come controparte nella causa al Tar poi vinta. Giovanna ha pagato il non essere andata a votare? O forse perché avrebbe dovuto trasformare il suo agriturismo in un albergo per immigrati togliendo le castagne dal fuoco a qualche burocrate?

Chissà, il dato certo è che per fortuna un altro comune cilentano ha capito bene il suo valore perché Giovanna Voria è “ambasciatrice della dieta mediterranea” insieme a Franco Pepe e Alfonso Iaccarino. Mai scelta del sindaco Stefano Pisani fu più centrata perché premia una vita straordinariamente spesa al servizio delle tradizioni gastronomiche del Cilento.

Ma basta recriminazioni, è tempo di ceci, i famosi ceci di Cicerale per cui la domanda supera l’offerta anche se non hanno protezione di marchio europeo. Arrivare nel suo agriturismo non è facile, ma si vive una cucina semplice, antichissima, fatta di prodotti basici con le bacche di ginepro, i fichi cotti e crudi e preparati in tutti i modi, le foglie fritte, insomma la cucina della sopravvivenza contadina quando la fame era vera.

Nella memoria di Giovanna, donne forte e tenace, ci sono i lunghi periodi vissuti con le nonne Giovanna e Antonia, quando la mamma la lasciava sola per andare, insieme a tante altre donne del Sud, a fare la mondina nelle risaie del nord. Erano gli anni ‘60, il Cilento allora era una terra isolata, dove sopravvivere non era facile, senza alcuna protezione.

Giovanna viveva a Cicerale e dalle nonne ha assorbito la memoria dei gesti, dei riti della raccolta del cibo e della sua conservazione quando ancora il frigorifero non regolava la vita alimentare delle famiglie. Liturgia gastronomica interrotta solo quando, dietro le spighe di grano, Giovanna si sentiva chiamare dalla mamma che tornava dal Nord. Poi il matrimonio con Filippo, il ruolo di mamma e di sostegno a fianco al marito nella sua attività imprenditoriale, la lavorazione dei marmi ad Agropoli: 18 anni vissuti da imprenditrice, capace di gestire ordini e dipendenti. Sino a quando nel 2001 inizia a vivere la nuova vita aprendo l’agriturismo

Corbella, una azienda agricola ottenuta mettendo insieme le parcelle di ben venti differenti proprietari che avevano uno dopo l’altro abbandonato quella zona impervia e difficile, lontana anche da Cicerale. Inizia qui l’avventura dell’ambasciatrice della dieta mediterranea: prima il recupero delle ricette, la cura dei prodotti, l’allevamento degli animali.

Poi la grande intuizione di lanciare i ceci che danno il nome al paese. L’uovo di Colombo che ha funzionato alla perfezione generando nuova economia in un paese esausto per l’emigrazione e depauperato dalla manualità dalla fuga verso il posto fisso del pubblico impiego. Giovanna però è una curiosa per natura e questo ha fatto la differenza rispetto a tanti altri bravi artigiani del gusto cilentani.

Mica a chiacchiere, tornando a scuola e diplomandosi all’alberghiero, poi partecipando a oltre 50 corsi diversi per imparare a fare l’olio, il vino, le conserve, i sottoli, la lievitazione. Un amore sconfinato per il cibo e per la ricchezza del suo Cilento. Sempre disponibile con tutti, il sorriso sempre pronto, Giovanna è diventata un simbolo, una trascinatrice della cultura della dieta mediterranea nel mondo con trasferte insieme all’inseparabile Maria Rina a New York, in Brasile, in tanti paesi europei, oltre che naturalmente in Italia.

«Senza la terra non siamo niente, è la terra la nostra forza» ama ripetere sempre. «Non ci sarebbe lavoro per gli psichiatri se tutti recuperassero il rapporto con la terra». Il suo pallino? L’educazione dei bimbi. «I genitori si stancano e li accontentano – dice Giovanna – ma in questo modo fanno loro solo del male perché il cibo industriale ha conservanti e coloranti e si disabitua il piccolo al gusto delle cose buone».

Agriturismo Corbella – Località Viscigline Val Corbella – Cicerale
Tel. 0974 – 834511 – 838217 – Fax 0974 838422 – Cell. 335 1410567
info@agriturismocorbella.itwww.agriturismocorbella.it


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