Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, un grande hub gastronomico

Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel
SS163, 8
Telefono: 089 873 6711

Anantara Convento Di Amalfi Grand Hotel

Per gli amalfitani resta per sempre il Convento dei Cappuccini, una struttura spettacolare poi trasformata in Albergo dove, ci ha raccontato anni fa Gaetano Afeltra in un elzeviro sul Corriere della Sera, è stato inventato il cannellone. Un primato rivendicato anche da Sorrento per una disputoa che va avanti all’infinito per il piacere degli appassionati.
Questa struttura ricca di storia ha subito un periodo di decadenza sino a quando non è stata ripresa con un restauro stupendo e puntiglioso restituendola all’antico splendore. Una cosa è rimasta uguale a se stessa: la vista incredibile che manco un drone oggi può restituire. Camere stupende, qualcuna con vasca idromassaggio con questa vista, tutto curato nei dettagli e cura dei particolari, un vintage hitech dove subito ci si sente a proprio agio.
Come sempre capita, solo di recente sono riuscito a visitarlo e a provare la cucina di Claudio Lanuto rientrato dopo molta esperienza per sposare questo progetto fino in fondo. Per me che ricordavo il vecchio Hotel è stata una bellissima sorpresa: la struttura è rimasta integra con tutto il valore del suo fascino e si ha la sensazione di rivivere la storia un po’ come è accaduto al Monastero Santa Rosa a Conca dei Marini e a Borgo Sant’Andrea oltre che allo storico Santa Caterina. Se aggiungiamo gli alberghi di Ravello e quelli di Positano abbiamo una concentrazione di meraviglie architettoniche e paesaggistiche anche grazie al mare senza eguali nel Mondo in cui il lusso si coniuga alla bellezza assoluta che porta all’atarassia.

Quello che qui ci preme sottolineare è che questo luogo è diventato un ottimo hub gastronomico. A parte i due bar interni alla struttura, la proposta si suddivide nella Locanda della Canonica e al ristorante gourmet Dei Capuccini, entrambi sotto la direzione dell’executive Claudio Lanuto. C’è poi ovviamente il capitolo colazioni e il servizio piscina e in stanza dove la tradizione pasticcera amalfitana esprime il meglio di se, dalle scorzette di agrumi ai dolci classici.
Sia alla Locanda che al Dei Cappuccini si può accedere dall’esterno e l’esperienza di mangiare sospesi fra il mare e il cielo da sola vale la visita, fuori dalla confusione. Oltre ai piatti tipici potrete provare una buona pizza di stile napoletano realizzata con ottimi ingredienti e con prodotti del territorio della Costiera, una vera miniera di biodiversità. C’è poi il grill per carne e pesce. Sempre aperto a pranzo e a cena con due menu distinti, ha prezzi più che abbordabili.
Ultima nota sul personale, di mestiere, appassionato, capace di essere familiare mantenendo le distanze con quella empatia tipica della scuola napoletana e romana.
Imperdibile quando siete ad Amalfi.

La linea di Claudio Lanuto è immediatamente leggibile. A parte il lavoro sull’estetica dei piatti, tutti i sapori sono ben riconoscibili e valorizzati da una buona padronanza tecnica che rispetta la materia prima senza cedere a facili suggestioni modaiole fusion che spesso, quando non si pè vissuto a lungo nelle cucine di quei paesi, lasciano il tempo che trovano relegandosi a mera esibizione.
Troviamo molto intelligente circoscrivere il menu degustazione a quattro o cinque piatti (siamo sui 110-135 euro) senza andare troppo oltre mentre ovviamente si può scegliere alla carta. Bella carta dei vini che parte da quelli di questo straordinario territorio della Costa d’Amalfi con buona Francia e buona Italia. I piatti del degustazione sono buoni ed efficaci con il sapore della materia prima molto bene estratto, abbiamo trovato particolarmente buono il risotto alla pizzaiola che ci ha riportato bambini quando le nostre mamme facevano queste salse con pomodoro, origano, aglio e piccole fette di carne che allora era un bene di lusso. Un primo e secondo allo stesso tempo. E si chiamava appunto pasta alla pizzaiola.


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