Basilicata in Vigna Blog Tour -1: Dimora Ulmo con Cantine del Notaio, Terre dei Re e Terra degli Svevi

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Paolo Montrone con i protagonisti di Dimora Ulmo

I vini del Vulture e la cucina di Michele Castelli a Dimora Ulmo  Ci si ritrova con Gerardo Giuratrabocchetti, Paride Leone e Paolo Montrone, presidente dell’Enoteca Regionale in quello che è destinato a diventare un punto di riferimento per la gastronomia del Sud. Un locale bellissimo ricavato da una antica casa materana in via Pennino, con una cantina delle grotte che presto lascerà tutti a bocca aperta.

Ci siamo per fare una chiacchiera tra amici, nell’ambito di un progetto pensato dall’Enoteca in collaborazione con la Regione e coordinato da Feliciano Roselli che propone una idea semplice ma ancora poco praticata: un viaggio tra le eccellenze gastronomiche abbinate ai vini dei soci dell’Enoteca.

Dopo il pezzo di Rocco Catalano eravamo curiosi di provare la cucina di Michele Castelli e dobbiamo dire che siamo di fronte ad una buona scuola e a idee molto chiare: pochi ingredienti nel piatto, tanta Basilicata a chilometro zero, un agnello epocale con lo gnummariddo innaffiato dall’Aglianico Serpara 2011 ha chiuso una serata alla grande.

Matera aveva bisogno di un grande ristorante perché vive un paradosso: l’accoglienza è di alto livello, ma nelle strade poca cucina d’autore. Adesso con Dimora Ulmo speriamo che si crei quel circolo virtuoso con altre aperture in modo tale che si crei un polo gastronomico di eccellenza.

I presupposti ci sono tutti, la materia prima è strepitosa, il posto sempre incantato, fermo nel tempo.
La cucina di Michele è essenziale, non esibisce tecnica in inutili virtuosismo, ma è al servizio della materia prima selezionata con pignoleria e precisione. Tutti si ritrovano nel sapore dei piatti, sapori tradizionali con lampi innovativi (macaron con amarena e lampascione) migliorati dalla padronanza tecnica.

Una prima tappa, dunque, nella quale la Basilicata ha esibito anche la forza dei suoi bianchi e dei suoi spumanti cercando di uscire dall’idea di essere solo rossista.
Provare per credere.


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