“Brezza fish and chill.” Il fish-cocktail bar targato Abbruzzino a Soverato

ANTONELLA ABBRUZZINO

di Giovanna Pizzi

L’apertura, che è stata il 13 gennaio, era attesissima e le aspettative non sono state deluse. Già dopo qualche giorno dall’inaugurazione, infatti, lavora su due turni ed il sabato su tre, oltretutto in un periodo di certo non semplice per la ristorazione.

È “Brezza fish and chill”, il nuovo concept restaurant della famiglia Abbruzzino a Soverato.

Un fish-cocktail bar. Un locale giovane, dinamico, cool. Di quelli che dici “era proprio quello che mancava”. Ed infatti nasce un po’ così, da una domanda semplice e consueta, “dove andiamo a mangiare stasera?” e dalla conseguente risposta spesso vaga.

Nasce da un’idea semplice, come lo sono le idee di successo. Semplice, sì, ma quando la semplicità è un traguardo, quando l’essenziale è frutto di tanto lavoro.

L’obiettivo era creare un posto adatto a tutti e, in effetti, io non credo di essermi mai seduta ad una tavola di grande qualità che riesce ad intercettare così bene tutte le categorie di avventori.

Un’offerta gustosa ed economica per i giovani che ogni sera possono mangiare e bere in compagnia. Un occhio attento per il degustatore che vuole stappare una bottiglia speciale con un piatto di crudi di pesce. L’interesse per le famiglie, attente alla qualità ma anche al portafoglio, in un luogo accogliente dove anche il menù per i più piccoli è sempre disponibile. L’ambiente curato e accogliente per una piacevole serata a due. La vivacità di un drink ben mixato al bancone, affacciati su uno dei lungomari più belli della Calabria.

Da Brezza essere trasversali è una filosofia.

Piatti di pesce, cocktail e vini naturali, panini, friselle ed anche due birre “a marchio”.

E come una freccia ben incoccata, questa filosofia è stata immediatamente colta dal target di riferimento, ossia da tutti.

Ma chi c’è dietro a quest’idea? Niente poco di meno che Luca Abbruzzino, chef stellato del ristorante Abbruzzino di Catanzaro – dove tornerà presto – che lascerà la gestione di Brezza alla sorella Antonella e al cognato Salvatore. In cucina troviamo Raffaele Dragone, che da dieci anni ormai lavora a fianco di Luca e papà Antonio. E dietro al bancone, altro compagno di sempre, il bartender Antonio Cristofaro.

Per l’apertura si aggiunge alla piccola delegazione di volti noti della famiglia Abbruzzino anche Bruno Cirillo, il sommelier del ristorante di Catanzaro, e Sasà Fratto, puntualissimo in sala, una squadra motivata e compatta per il lancio di questa nuova avventura

Sessanta i coperti in totale di cui dieci tra i due banconi, uno dedicato alla mixology e l’altro con un laboratorio a vista per la preparazione del pesce che si colloca al centro dell’attenzione.

Curato nei minimi dettagli anche l’arredo e la scelta dei colori; tutto è in color sabbia, rosa corallo e azzurro, ancora a richiamo del mare e delle lunghissime e splendide spiagge calabresi.

Ed è da lì che nasce il nome “Brezza”, dal richiamo delle onde, dal sogno di una terrazza ventilata proprio di fronte al mare da dove si può respirare la salsedine. Dall’idea di un posto fresco, giovanile, immediato quale è. (E, per strappare un sorriso, anche in bagno sembra di stare in riva al mare. Tocca andarci per capire perché!)

E anche se l’ho notato solo io, il nome Brezza riprende, nell’assonanza, il nome Abbruzzino… quasi a sottolinearne la “paternità”.

Ma dopo tutte queste parole, visto che la fame si fa sentire, che si mangia?

Il menù è perfettamente in linea con i presupposti. L’attenzione ad ogni singola proposta è minuziosa, dalle insalate ai fritti, dalle “bevute” ai dolci, dagli ingredienti agli abbinamenti.

Il legame con il territorio è netto e deciso oltre che romantico, l’inserimento delle friselle un tributo. È infatti del paese d’origine della famiglia Abbruzzino, Andali (CZ), il panificio che produce le friselle (unico pane non fatto “in casa”) così come il birrificio che produce una delle loro birre.

La panificazione è rigorosamente home made. Tra le proposte mi sono innamorata del panino al vapore con cotoletta di orata, julienne di verza marinata, salsa tzatziki e cetriolo marinato. Ma anche il panino all’olio con tartare di tonno al bergamotto, pomodoro, stracciatella e crema di basilico ha esercitato tutto il suo potere seduttivo.

Tra le friselle buonissima quella con le alici marinate, la mozzarella, la scarola ripassata, le olive, i capperi e l’uvetta.

E anche con i crudi non si scherza; giusto per far venire l’acquolina in bocca ecco il carpaccio di gambero, gelato di cipolla di Tropea in agrodolce, finocchi in carpione e salsa all’arancia.

E il beverage? Una cospicua selezione di vini, bollicine incluse, circa 60 le etichette, con diverse produzioni di nicchia e una particolare e ragionata attenzione ai vignaioli calabresi. La possibilità di ordinare i classici drink internazionali che permane insieme a miscelazioni pensate ad hoc dal barman e
infine un paio di birre di “produzione propria” molto particolari: una al bergamotto e l’altra alle alghe, con il packaging che segue i colori di Brezza.

E arriviamo ai dolci. La carezza dei nostri nonni ci arriva con un memorabile Pane, olio e zucchero, dolce cult di Luca Abbruzzino, che qui si modifica per esigenze di copione e assume le sembianze di un tartufo di Pizzo con
gelato al pane e un cuore di caramello salato; che si alterna al “Soffice”, un panino dolce e morbido farcito con sapienza e golosità, come, per esempio, quello alla crema al mascarpone, zabaione freddo, gelato al caffè amaro e croccante agli amaretti.

Tutto qui? No, perché la famiglia Abbruzzino ha pensato anche oltre: già pronte infatti le t-shirts, i teli e le borse da mare a marchio Brezza. L’estate è ad un soffio e Brezza è qui per ricordarcelo… anzi per ricordarci che si può e si deve destagionalizzare l’offerta enogastronomica e turistica calabrese. E un locale come questo può farlo, anche e soprattutto in una località di mare che solo di mare non è.

Brezza fish and chill 

Via Marina 24, Soverato (CZ)

3347263286


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