
Il Sannio alla ricerca della sua propria identità in rosa. Ne abbiamo parlato sabato 5 luglio in occasione della seconda edizione di Sannio in Rosa, appuntamento dedicato alla declinazione rosa dell’Aglianico del Taburno, primo rosato DOCG in Italia, e del Sannio DOC. Un lavoro di concerto che fa leva sulla sinergia tra il Consorzio dei vini del Sannio, Aglianico del Taburno – Associazione per il sapore di una terra e Vinestate al fine di esprimere una linea che possa essere riconoscibile a partire dalla colorazione (delicata, sul cipolla) quindi, appunto, riconoscibile.
Dopo l’esplosione dei rosati di queto millennio si è partiti alla rincorsa di un modello stilistico unico ispirati dal successo della Provenza. Così si è, però, rischiato di appiattirsi su questa tipologia slegandosi da territorio e vitigni di partenza. Come leggiamo su importanti magazine di settore internazionali – a partire dal Forbes – l’Italia viene individuata come Paese ideale per dimostrare, invece, le diverse possibili espressioni del rosato. Oggi, quelle del rosato italiano di qualità sono diverse e diversificate come cerchiamo di raccontare con la guida 100 Best Italian Rosé alla sua quinta edizione.
Non sono sorpresa che proprio dal Sannio, territorio che dimostra da anni un particolare dinamismo, arrivi una presa di posizione così chiara: colore elegante senza rinunciare alla personalità dell’aglianico facendo leva sulla sua acidità e su una saporosità intrigante e gastronomica. Uno di quei casi in cui, vista la ricchezza delle uve di partenza, un contatto limitato non rischia di diluirne il carattere e la presenza al palato. Come al solito, la conoscenza del territorio e delle proprie uve porta a trovare la quadra tra estetica, mercato e qualità.
E l’esplorazione di una tipologia alternativa al più noto rosso, l’Aglianico del Taburno DOCG, non può che arricchire la conoscenza di un vitigno, l’Aglianico, che non smette di sorprendere. Un appuntamento dedicato come questo, consente un confronto mirato non solo per tecnici e appassionati ma anche per i produttori stessi e si rende completo dalle delizie territoriali abbinate ai vini nonché ad uno splendido cocktail realizzato da Angelo Zotti del Globe Café wine-cocktail a Torrecuso impegnato nella promozione dei grandi vini autoctoni sanniti attraverso la mixologia: nello specifico, Rosa Nurca – che mette insieme il rosato da Aglianico e il liquore alla mela annurca (oltre che tonica) – miscela due eccellenze territoriali perfettamente integrate; la natura “low alcool” voluta e ricercata – tra l’altro – sposa il bere consapevole tanto ricercato.
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